Cerca nel blog

Iscriviti alla nostra Newsletter:

Iscriviti alla nostra Newsletter per essere sempre aggiornato:

Meditazione comunitaria da lunedi' 25 a domenica 31 maggio 2015


Monastero della foresta delle canne di bambù

Orari di meditazione comunitaria:

- mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
- ora media dalle 12,30 alle 13,00;
- serale dalle 22,00 alle 22,30.

Da lunedì 25 maggio a domenica 31 maggio

settimana di “L'ARTE di TACERE”

Joseph AntoineToussaint Dinouart (nasce ad Amiens, 1716-1786) fu canonico di Saint-Benoit di Parigi.
Pubblicò nel 1771 un libretto dal titolo: “L’arte di tacere”.
Dinouart tratta del silenzio e lo fa parlando. Siamo nella retorica classica, nei manuali delle buone conversazioni, dove si scopre che il silenzio occupa spazi importanti nei trattati sul linguaggio del corpo, accanto a quello delle parole.
Significativo … che nel 1700 già si trattava della comunicazione verbale, non verbale e paraverbale! Sono diversi i significati e le motivazioni che sottendono il silenzio, ma ciò che colpisce come un concetto e che cattura al volo l'attenzione è la frase che il silenzio denota “la qualità dell’uomo psicologico”.
L’arte di tacere è pure l’arte dell’eloquenza del corpo, che la dottrina cristiana per lungo tempo ha volutamente ignorato, pur essendo un argomento molto importante della retorica e dell’arte classica. Per queste considerazioni giunge a dire: “L’uomo non è mai tanto padrone di sé quanto lo è nel silenzio”. E … ancora, … la qualità del gentiluomo, come la qualità del saggio. “La fisiognomica, non si limita più a scrutare il viso, deve ormai ascoltarlo”. Il viso, nel silenzio delle sue espressioni, va ascoltato.

Lunedì 25 – Mattina
È bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio.


Lunedì 25 – Ora media
Esiste un momento per tacere, così come esiste un momento per parlare.

Lunedì 25 – Serale
Nell’ordine, il momento di tacere deve venire sempre prima: solo quando si sarà imparato a mantenere il silenzio, si potrà imparare a parlare rettamente.
---
Martedì 26 – Mattina
Tacere quando si è obbligati a parlare è segno di debolezza e imprudenza, ma parlare quando si dovrebbe tacere, è segno di leggerezza e scarsa discrezione.

Martedì 26 – Ora media
L’uomo è padrone di sé quando tace: quando parla sembra, per così dire, effondersi e dissolversi nel discorso, così che sembra appartenere meno a se stesso che agli altri.

Martedì 26 – Serale
Quando si deve dire una cosa importante, bisogna stare particolarmente attenti: è buona precauzione dirla prima a se stessi, e poi ancora ripetersela, per non doversi pentire quando non si potrà più impedire che si propaghi.

---
Mercoledì 27 – Mattina
Quando si deve tenere un segreto non si tace mai troppo: in questi casi l’ultima cosa da temere è saper conservare il silenzio.
Mercoledì 27 – Ora media
Il riserbo necessario per saper mantenere il silenzio nelle situazioni consuete della vita, non è virtù minore dell’abilità e della cura richieste per parlare bene; e non si acquisisce maggior merito spiegando ciò che si fa piuttosto che tacendo ciò che si ignora.

Mercoledì 27 – Serale
Talvolta il silenzio del saggio vale più del ragionamento del filosofo: è una lezione per gli impertinenti e una punizione per i colpevoli.
---
Giovedì 28 - Mattina
Il silenzio può talvolta far le veci della saggezza per il povero di spirito, e della sapienza per l’ignorante.


Giovedì 28 - Ora media
Si è naturalmente portati a pensare che chi parla poco non è un genio, e chi parla troppo, è uno stolto o un pazzo: allora è meglio lasciar credere di non essere genii di prim’ordine rimanendo spesso in silenzio, che passare per pazzi, travolti dalla voglia di parlare.

Giovedì 28 - Serale
È proprio dell’uomo coraggioso parlare poco e compiere grandi imprese; è proprio dell’uomo di buon senso parlare poco e dire sempre cose ragionevoli.
---
Venerdì 29 - Mattina
Qualunque sia la disposizione che si può avere al silenzio, è bene essere sempre molto prudenti; desiderare fortemente di dire una cosa, è spesso motivo sufficiente per decidere di tacerla.

Venerdì 29 - Ora media
Il silenzio è necessario in molte occasioni; la sincerità lo è sempre: si può qualche volta tacere un pensiero, mai lo si deve camuffare.

Venerdì 29 - Serale
Vi è un modo di restare in silenzio senza chiudere il proprio cuore, di essere discreti senza apparire tristi e taciturni, di non rivelare certe verità senza mascherarle con la menzogna
---
Sabato 30 – Mattina
Si pensa comunemente che comunicare sia parlare bene, ma Comunicare è essenzialmente saper ascoltare. E’ l’ascolto, infatti, che permette di costruire relazioni di qualità.
 
Sabato 30 - Ora media
Contattare il silenzio, raggiungere la quiete, la calma, significa avvicinarsi alla propria essenza profonda e vera: è là che nasce la nostra capacità di comunicare con noi stessi e con il mondo

Sabato 30 – Serale
Talvolta si parla per abitudine, per sfuggire alla solitudine.
Si chiacchiera per evitare il senso di vuoto, o perché si è erroneamente convinti che più si parla meglio è. In realtà, parlare molto non facilita, né migliora le relazioni e non significa comunicare.
---
Domenica 31 – Mattina
Saper ascoltare significa comprendere le esigenze di chi ci sta di fronte, rispettando i sentimenti e le opinioni altrui e considerando la realtà individuale di ciascuno.

Domenica 31 - Ora media
Spesso non si ascolta, ma si finge soltanto, preparandosi in realtà a ciò che si dovrà dire quando l’altro avrà smesso di parlare. Impariamo ad ascoltare cercando punti di silenzio nelle parole dell’altro, perché solo quando la mente è in silenzio possiamo recepire senza distorsione ciò che ci viene detto.


Domenica 31 - Serale

da “L'arte di tacere”

Tacere e' un'arte
Parla solo quando devi dire qualcosa che vale piu' del silenzio.
Esiste un momento per tacere, cosi' come ne esiste uno per parlare.
Il momento di tacere deve venire sempre prima.
Quando si sara' imparato a mantenere il silenzio, si potra' parlare rettamente.
Tacere quando si e' obbligati a parlare e' segno di debolezza,
ma parlare quando si dovrebbe tacere indica leggerezza e scarsa discrezione.
E' sicuramente meno rischioso tacere che parlare.
L'uomo e' padrone di se' solo quando tace:
quando parla appartiene meno a se stesso che agli altri.
Quando devi dire una cosa importante, stai attento
dilla prima a te stesso, poi ripetila,
per non doverti pentire quando l'avrai detta.
Quando si deve tenere un segreto non si tace mai troppo.
Il silenzio del saggio vale piu' del ragionamento del filosofo.
Il silenzio puo' far le veci della saggezza per il povero di spirito.
Forse chi parla poco e' un mediocre, ma chi parla troppo
e' uno stolto travolto dalla voglia di apparire.
L'uomo coraggioso parla poco e compie grandi imprese:
l'uomo di buon senso parla poco e dice sempre cose ragionevoli.
Siate sempre molto prudenti, desiderare di dire una cosa
e' spesso motivo sufficiente per tacerla.