Monastero
della foresta delle canne di bambù
Orari
di meditazione comunitaria:
-
mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
-
ora media dalle 12,30 alle 13,00;
-
serale dalle 22,00 alle 22,30.
Da
lunedì 20 luglio a domenica 26 luglio 2015
Intervista
a un monaco
Premessa
Ogni
cosa pulsa nel tempo come bagliore di un sole remoto e
intramontabile.
Ma
la persona, oltre le cose, pulsa del sentimento più remoto,
indecifrabile e creativo … l’amore di Dio.
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Lunedì
20
– Mattina
Domanda:
Chi è
che conosce?
Risposta:
Tu,
coscienza; Tu con tutti i tuoi aggregati fisici e psichici.
Tu,
nella tua totalità inconscia e consapevole.
Tu,
con e nell’Uno, per tua volontà e per Grazia.
Di
ciò che hai nulla è inferiore e nulla superiore,
tutti
i tuoi strumenti contribuiscono al concerto,
solo,
che alcuni vanno “accordati” più spesso che altri. …
– Ora
media
…
Accogli tutto, non
annientare nulla, lasciati “accordare” … .
Non
accogliere quei pensieri che svalutano la tua costituzione integrale
di essere umano, ma, resta sempre umile.
– Serale
D.:
Che
cos’è la conoscenza?
R.:
C’è
la conoscenza creaturale e la conoscenza del Creatore.
Esse
sono distinte e simultaneamente l’una nell’Altra.
Restano
distinte in quanto la Conoscenza divina non ha confini, è
inconcepibile per estensione ed essenza.
La
creatura può gustare gocce di nettare … all’infinito nella
“dispensa” di Dio.
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Martedì
21
–
Mattina
D.:
Tra le
tempeste mentali come posso riconoscere e capire oggettivamente
qualcosa di interiore di me stesso?
R.:
Pratica
l’osservazione di ciò che evidentemente hai come “strumenti
interni”; fallo per almeno 10 o 15 minuti, nella quiete di un luogo
dedicato al raccoglimento, anche fosse un piccolo angolo. …
–
Ora
media
…
Per cominciare:
“Osserva le aree di contatto del tuo corpo che appoggiano ‘a
terra’; mantieni la colonna vertebrale allineata, le braccia
rilassate e poggiate sulle ginocchia (palme
rivolte leggermente in alto);
gli occhi con le palpebre completamente abbassate o lasciate un
minimo sollevate; lo sguardo orientato 2 o 3 metri in avanti e in
basso.”
–
Serale
…
Adesso, conduci lo
sguardo interiore lungo la colonna vertebrale, dal punto più in
basso e centrale dal bacino (mūlādhāra
chakra)
in su, fino alla sommità del capo (centro
della “fontanella” – sahasrāra chakra).
…
---
Mercoledì
22
–
Mattina
…
Più volte (almeno
3)
‘sali e scendi’ con l’attenzione interiore in questo percorso.
Inspira lentamente salendo con l’attenzione verso l’alto ed
espira scendendo. …
– Ora
media
…
Ferma
l’attenzione nello spazio interno del cuore e ripeti mentalmente 5
volte: “tranquillità
del cuore”
(in questa fase il respiro è molto leggero, sottile). …
–
Serale
D.:
Questa
è un’operazione di attenzione all’interno di se con la facoltà
dell’intelletto che pacifica e ‘ricarica’.
In
quale altro modo opera l’intelletto per il processo della
conoscenza?
R.:
Per
conoscerti hai una via di ‘osservazione esterna’ e una via di
‘osservazione interna’.
Puoi
“vederti” percependo l’esterno del tuo corpo (es.: osservando
i movimenti, l’espansione del torace durante la respirazione),
oppure “sentirti” all’interno.
Si
tratta di un campo duplice di percezione che hai sempre finché
abiterai nel tuo corpo. …
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Giovedì
23
-
Mattina
…
Piccola pratica della
percezione interna: “inspira profondamente facendo espandere l’aria
nella parte bassa polmonare e subito dopo nella parte intercostale
(percezione
interna);
‘senti’, mantenendo gli occhi chiusi, il dilatarsi dello spazio
tra le costole (percezione
esterna - periferica del corpo).
…
-
Ora media
…
si tratta in entrambi
casi (percezione
interna ed esterna)
di una percezione sensitiva di noi stessi, cioè
attraverso i sensi.
E’
una conoscenza di se stessi sia corporea che funzionale.
Solo
semplicemente eseguendo in sequenza e con calma queste osservazioni
che si può favorire la formazione di una tranquillità mentale e di
una sensazione di benessere generale. …
-
Serale
…
Inoltre,
… la conoscenza umana è veicolata da una dimensione
soggettiva di coscienza di se stessi, che
si ha all’interno del corpo e nella superficie esterna del corpo
stesso.
La
visione soggettiva si ha anche verso tutto ciò che è la realtà
staccata da noi (percezione
del mondo che ci circonda).
Questo tipo di visione costituisce la dimensione
soggettiva delle conoscenze umane
delle
cose esterne, separate da noi.
Riconoscere
che tutto cio' che è percepito dai sensi, elaborato della ragione,
scaturito dai sentimenti, sono tutte esperienze relative e non la
Realtà originaria.
Allore,
compreso ciò, lascia lo spazio per la rinascita individuale di una
personalità umile, comprensiva e servizievole.
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Venerdì
24
-
Mattina
D.:
Su
cosa si basa la nostra percezione sensitiva che rende possibile il
processo integrale della conoscenza?
R.:
Si
tratta della facoltà
universale
(ontologica)
del
sentire,
e del conseguente riflesso (creato)
sentimento
individuale assunto all’inizio del nostro entrare in questa vita.
…
-
Ora
media
… Si
tratta di un principio di sentimento che non è originato da alcuna
realtà energetica esteriore o dal vuoto che, in quanto tale, non può
nulla. Il vuoto non può dar vita a nulla di permanente ne di
impermanente, in quanto assenza di qualsiasi sostanza. …
-
Serale
…
Il
sentimento
individuale assunto all’inizio del nostro entrare in questa vita
… si “insinua” in ogni essere vivente a seconda della specie
creata. …
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Sabato
25
–
Mattina
…
Nell’uomo
questo sentimento
di fondo (si
tratta di un universale)
comprende anche la funzione della relazionalità
specializzata-affettiva tra ciò che è “vivente” in Cielo e
sulla terra, similmente a come l’aria si relaziona intimamente con
i polmoni. …
-
Ora media
D.:
Quindi,
l’anima può “sentire” e “conoscere” in virtù di questo
“sentimento” che ha assunto all’inizio di questa vita?
R.:
Si,
tutto il lavoro cosciente parte, si mantiene e si sviluppa proprio in
virtù del sentimento
fondamentale,
cioè di questa pura facoltà, come essenza, ricevuta da Dio.
–
Serale
D.:
Come
si passa dal non
essere
al sentirsi
d’essere?
R.:
Se
un’anima non sentisse di essere si può ritenere che non esista di
per se stessa.
Dal
non
essere
al
sentirsi
d’essere si passa ricevendo una coscienza
pura
e un sentimento
fondamentale (cioè
l’anima).
Si tratta di un primo atto
sostanziale del dono individuale della vita.
Basta
la semplice osservazione interna di ciò che accade dentro di noi per
capire l’esistenza di un sentimento
fondamentale
che sente e osserva, appunto, ciò che è in noi (che
è sempre nostro, ma
non è l’anima decisionale).
…
---
Domenica
26
–
Mattina
…
Nel
fondo di me stesso trovo:
1.
l’anima in se stessa.
- l’intima e pura natura delle sensazioni.
- l'intuizione della perenne presenza della Grazia.
-
Ora media
D.:
Cosa
migliora la mia possibilità di conoscenza?
R.:
Scoprire
e sostare nell' ascolto, in una sorta di passività
ricettiva capace di stupore,
apre ad un percorso di pienezza dell’esperienza e, quindi, di
conoscenza.
Tutte
le percezioni provate sono delle effettive modificazioni di noi
stessi, del nostro stato sensitivo di fondo. …
-
Serale
…
Quando
vogliamo veramente sentire e accogliere l’altro, simultaneamente
possiamo cogliere il nostro sé modificato dall’altro.
Allentando
il nostro stato “difensivo relazionale e razionale”, coltivando
la stima degli altri, la valorizzazione dei grandi impianti
culturali, artistici e spirituali, è possibile aprirsi all’Immenso,
e sfiorare il principio stesso della conoscenza divina.
Sergio