Monastero
della foresta delle canne di bambù
Orari
di meditazione comunitaria:
-
mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
-
ora media dalle 12,30 alle 13,00;
-
serale dalle 22,00 alle 22,30.
Settimana
della tradizione taoista
(2)
Da
lunedì 25 a domenica 31 gennaio 2016.
Negli
aspetti culturali tradizionali cinesi ci si imbatterà sempre in
elementi che hanno un eco in Confucio
(Filosofo
e ideatore e promotore di un pensiero originale nell'antica Cina del
V-IV sec. aC.).
La dottrina confuciana ebbe un grande influsso nella cultura, nella
storia e nei costumi dei paesi asiatici in cui si diffuse, in
particolare oltre che nella Cina, anche nella Corea, nel Giappone e
nel Vietnam. Il pensiero di Confucio riguardava principalmente
l'etica
individuale e sociale
fondata sulla rettitudine relazionale, sulla giustizia e sulla
ricerca dell'armonia, il tutto connesso con la tradizione culturale
dell'antichità.
Una
sola scuola in Cina mirò ad un lavoro approfondito più a livello
individuale che collettivo, tale scuola fu quella taoista.
I
padri
fondatori
del Taoismo sono stati Lao Tzu (Laozi),
Chuang Tzu, 396–296 a.c.. che è ritenuto il più grande scrittore
della Cina antica (Zhuangzi)
e Lie Tzu, vissuto nel IV-III sec. a.C. (Liezi).
I
rispettivi testi sacri del taoismo sono:
-
Tao Te
Ching (Lao
tzu, ne è l'autore quasi leggendario),
opera fondamentale del taoismo, di buon pregio poetico, parte in
prosa ritmica e parte in versi liberi;
-
Chuang
Tzu,
è una raccolta di dialoghi e di aneddoti, sviluppa la dottrina
fondamentale del Taoismo;
-
Lie
Tzu,
è una raccolta di scritti filosofici e metafisici del Taoismo.
[Libera
traduzione del testo]
Lunedì
25
– mattina
PARTE
PRIMA
I
– Si
delinea il Tao, versi
1-4.
1.
Il
Tao di cui si può parlare
2.
non è il perenne Tao,
3.
il
nome con cui può essere indicato
4.
non
è il nome perenne.
– ora
media
Verso
1. Il Tao è Via, è
un sistema e un modo di praticare ed essere.
Di
una realtà “attiva”, “dinamica”,
senza misura non si può ne parlare
esaustivamente, ne tanto meno definire in senso compiuto. Non si può
fare
esperienza del Tao senza essere in cammino lungo la via della
vita. Nell'ascetica del Tao ci dovrà essere disponibilità al
movimento armonico e consapevole del corpo e della mente.
– serale
Verso
2. Quando si vuol definire integralmente
il Tao infinito, certamente non si parlerà del Tao integrale, ma, se
c'è retta esperienza e retta intenzione, si potrà dire “che è
presente, agente e non agente”.
---
Martedì
26
– mattina
Verso
3 e 4.
nessun
nome può essere corrispondente ed esauriente per definire il termine
“Tao”, ne è possibile 'la sua individuazione, stabilire il suo
contenuto e le sue qualità. Il nome può indicare la consapevolezza
della sua presenza...più sottile dell'etere e più possente della
montagna.
– ora
media
Se
si pronunciano dei nomi come definizione del Tao, si darebbe al Tao
stesso una forma che rappresenterebbe altro dal Tao stesso.
– serale
Il
Tao va oltre la
forma
e seppure indica l'inafferrabile legge
universale della natura in senso globale,
è anche l'intimo modo di essere e del comportarsi del microcosmo
fisico e psichico.
---
Mercoledì
27
– mattina
Verso
5 e 6:
5.
Senza
nome è il principio del Cielo e della Terra,
6.
quando
ha un nome è la madre delle diecimila creature.
– ora
media
Verso
5:
Quando lo si considera senza
nome
ne
forma,
esso è il principio delle 10.000 creature, ovvero di tutte le
creature. Solo da un infinito possono venire tutte le forme. ...
– serale
Verso
6:
Dare forma e nome equivale a fare moltiplicare le cose contenendole
però nel loro sviluppo in una certa misura. ...
---
Giovedì
28
– mattina
Con
un nome e una forma tutte le cose per il Tao possono crescere,
svilupparsi, governare ed essere governate.
– ora
media
Il
Tao da
principio è completezza
senza che le creature se ne avvedano e ne conoscano le ragioni; esso
resta sempre il mistero
del mistero.
-
serale
Versi
7 e 8
7.
Perciò
chi non è schiavo dei desideri
8.
ne contempla l'arcano,
---
Venerdì
29
–
mattina
7
e 8:
l'arcano,
è il Mistero, il Tao.
Chi
con la pratica fisica e psichica giunge a svuotarsi dall'io
dominatore,
dall'io
desiderio insaziabile di possedere,
dall'io
desidero di essere al centro dell'attenzione,
…, perverrà ad un nuovo spazio interiore, oramai cavo
e svuotato
(vuoto)
dalle
agitazioni
e dalle forme psichiche;
allora , per lui avrà inizio la contemplazione del Mistero
(l'arcano).
...
–
ora media
… L'arcano,
il Mistero, è nel contempo vuoto
e perenne
principio delle 10.000 creature
(origine,
principio di tutto).
Il cavo,
il vuoto,
sono simultaneamente coesistenti e perenni con tutte le individualità
nell'Unica
realtà che è il Tao.
–
serale
Versi
9 e 10
9.
chi
sempre è in preda ai desideri
10.
ne
contempla il termine.
---
Sabato
30
–
mattina
9
e 10:
Dal desiderio nasce il nominare,
il dare
nomi,
il far
corrispondere a dei nomi certe categorie di cose ed anche le cose
stesse, pure le più minute.
Allora,
nominando secondo i desideri, dall'illimitato si perviene al limite,
cioè a dare un termine a quella determinata cosa che ha in se il Tao
illimitato. L'uomo rinchiudendo le cose solo nel limite del
nome-forma ne esclude la possibilità della contemplazione della
componente interna perenne, illimitata e spirituale che è il Tao.
...
–
ora media
…
Chi sempre è
mentalmente prigioniero dei desideri connessi con i nomi-forma si
trova a contemplare il limite
e
la prigionia.
Il turbamento e l'ansia
esistenziale vengono dall'accumulo soffocante dei nomi e delle forme
senza cogliere il Tao armonia, quale sorgente al centro del vuoto che
è nel contempo il perenne principio.
-
serale
Versi
da 11 a 14:
11.
Quei
due hanno la stessa origine anche se diverso nome,
12.
insieme
sono detti mistero,
13.
mistero
del mistero,
14.
porta
di tutti gli arcani.
---
Domenica
31
–
mattina
11-14:
Per
“quei
due”
s'intende, che dal Mistero,
che è l'Uno,
esce perennemente il principio
e la madre.
Il principio
al suo inizio non ha ne nome ne forma, al suo emergere e compiersi
acquisisce la possibilità di un nome-forma, in ciò si intendeil
termine la madre.
...
–
ora media
…
il principio
e
la madre
manifestano il Mistero,
l'Uno,
il Tao.
...
–
serale
…
Nel Tao,
pertanto, si può dire che vi
sono due misteri
(mistero
dei misteri):
l'Uno
in se stesso e
l'Uno
in “espressione”
costituito simultaneamente dal principio
e
dalla madre.
Il
mistero,
al centro del vuoto
e del principio,
è la porta di tutti gli arcani.