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Meditazione comunitaria da lunedì 14 a domenica 20 marzo 2016


Monastero della foresta delle canne di bambù

Orari di meditazione comunitaria:

- mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
- ora media dalle 12,30 alle 13,00;
- serale dalle 22,00 alle 22,30.


PABLO NERUDA
Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (nata a Parral il 12 luglio 1904 – morto a Santiago del Cile il 23 settembre del 1973, è stato un poeta, diplomatico e politico cileno, considerato una delle più importanti figure della letteratura latino-americana contemporanea.
Scelse lo pseudonimo di Pablo Neruda, in onore dello scrittore e poeta cecoslovacco Jan Neruda , e che in seguito gli fu riconosciuto anche a livello legale. Definito da Gabriel Garcia Marquez "il più grande poeta del XX secolo, in qualsiasi lingua" e considerato da Harold Bloom tra gli scrittori più rappresentantivi del canone occidentale, è stato insignito nel 1971 del Premio Nobel per la letteratura.

Da lunedì 14 a domenica 20 febbraio 2016.
Ma perchè chiedo silenzio... non crediate che io muoia
mi accade tutto il contrario, mi accade che sto per vivere”
(Chiedo silenzio) Pablo Neruda



RICORDI
Lunedì 14
mattina
Ricordi quando d' inverno
giungemmo all'isola?
Il mare verso di noi innalzava
una coppa di freddo.
Alle pareti i rampicanti
sussurravano lasciando
cadere foglie oscure
al nostro passaggio.
Anche tu eri una Piccola foglia
che tremava sul mio petto.
Il vento della vita ti pose lì.

ora media
Dapprima non ti vidi; non seppi
che camminavi con me,
finché le tue radici
perforarono il mio petto,
s'unirono ai fili del mio sangue,
parlarono per la mia bocca,
fiorirono con me.
Così fu inavvertita la tua presenza,
foglia o ramo invisibile
e il Mio cuore d'improvviso
si Popolò di frutti e di suoni.

serale
Abitasti la casa
che t'attendeva oscura,
e allora accendesti le lampade.
Ricordi, amor mio,
i nostri primi passi nell'isola?
Le pietre grige ci riconobbero,
le raffiche della pioggia,
le grida del vento nell' ombra.
---
Martedì 15
mattina
Ma il fuoco fu
il nostro unico amico,
vicino ad esso stringemmo
con quattro braccia, nell'inverno,
il dolce amore.
Il fuoco vide crescere nudo il nostro amore
fino a toccare stelle nascoste,
e vide nascere e morire il dolore
come una spada spezzata
contro l'amore invincibile.

ora media
Ricordi,
oh addormentata nella mia ombra,
come da te cresceva
il sonno,
dal tuo petto nudo,
aperto con le sue cupole gemelle,
verso il mare, verso il vento dell'isola,
e come io nel tuo sogno navigavo
libero, nel mare e nel vento,
legato e sommerso tuttavia
all'azzurro volume della tua dolcezza?

serale
O dolce, dolce mia,
mutò la primavera
i muri dell'isola.
Apparve un fiore come una goccia
di sangue color d'arancia,
poi i colori scaricarono
tutto il loro peso puro.
Il mare riconquistò la sua trasparenza,
la notte su nel cielo
mise in mostra i suoi grappoli,
e ormai tutte le cose sussurrarono
il nostro nome d'amore; pietra a pietra
dissero il nostro nome e il nostro bacio.
---
Mercoledì 16
mattina
L'isola di pietra e di muschio
risuonò nel segreto delle sue grotte
come nella tua bocca il canto,
e il fiore che nasceva
tra gli interstizi della pietra
con la sua sillaba segreta
disse mentre passavi il tuo nome
di pianta bruciante,

ora media
e la scoscesa roccia innalzata
come il muro del mondo
riconobbe il mio canto, beneamata,
e tutte le cose dissero
il tuo amore, il mio amore, amata,
perché la terra, il tempo, il mare, l'isola,
la vita, la marea,
il germe che dischiude
le sue labbra nella terra,
il fiore divoratore,
il movimento della primavera,
tutto ci riconosce.

serale
Il nostro amore è nato
fuori delle pareti,
nel vento,
nella notte,
nella terra,
e per questo l'argilla e la corolla,
il fango e le radici
sanno come ti chiami,
e sanno che la mia bocca
si unì alla tua
---
Giovedì 17
mattina
perché nella terra ci seminarono insieme
solo senza che noi lo sapessimo,
e che cresciamo insieme
e insieme fioriamo,
e per questo
quando passiamo
il tuo nome è nei petali
della rosa che cresce nella pietra,
il mio nome È nelle grotte.

ora media
Tutti lo sanno,
non abbiamo segreti,
siamo cresciuti insieme,
ma non lo sapevamo.
- serale
Il mare conosce il nostro amore, le pietre
dell'altura rocciosa
sanno che i nostri baci fiorirono
con purezza infinita,
come una bocca scarlatta
albeggia nei loro interstizi:
così conoscono il nostro amore e il bacio
che uniscono la tua bocca e la mia
in un fiore eterno.
---
Venerdì 18
- mattina
quando
le foglie non sapevano
che tu eri una foglia,
quando
le radici
non sapevano che tu mi cercavi
nel mio petto.
ora media
Amore, amore,
la primavera
ci offre il cielo,
ma la terra oscura
È il nostro nome,
il nostro amore appartiene
a tutto il tempo e alla terra.

serale
Amandoci, il mio braccio
sotto il tuo collo d'arena,
aspetteremo
come cambiano la terra e il tempo
nell'isola,
come cadono le foglie
dei rampicanti taciturni ,
come se ne va l'autunno
dalla finestra rotta.
---
Sabato 19
mattina
Ma noi
stiamo attendendo
il nostro amico,
il nostro amico dagli occhi rossi,
il fuoco,
quando di nuovo il vento
scuoterà le frontiere dell'isola
e disconoscerà il nome
di tutti,

ora media
l'inverno
ci cercherà, amor mio,
sempre,
ci cercherà, perché lo conosciamo,
perché non lo temiamo,
perché abbiamo
con noi
il fuoco
per sempre.

- serale
Abbiamo
la terra con noi,
per sempre,
la primavera con noi,
per sempre,
e quando si staccherà
dai rampicanti
una foglia,
tu sai amor mio
che nome sta scritto
su quella foglia,
---
Domenica 20
mattina
un nome che è il tuo ed è il mio,
i nostri nomi d'amore, un solo
essere la freccia
che trapassò l'inverno,
l'amore invincibile,
il fuoco dei giorni,
una foglia
che mi cadde sul petto,
una foglia dell'albero
della vita
che fece nido e cantò,
che mise radici
che diede fiori e frutti.
ora media
Così vedi, amor mio,
come vado
per l'isola,
per il mondo,
sicuro in mezzo alla primavera,
pazzo di luce nel freddo,
camminando tranquillo nel fuoco,
sollevando il tuo peso
di petali tra le mie braccia,

serale
come se mai avessi camminato
se non con te, anima mia,
come se non sapessi camminare
se non con te,
come se non sapessi cantare
se non quando tu canti.