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Meditazione comunitaria da lunedi' 6 luglio a domenica 12 luglio 2015


Monastero della foresta delle canne di bambù

Orari di meditazione comunitaria:

- mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
- ora media dalle 12,30 alle 13,00;
- serale dalle 22,00 alle 22,30.

Da lunedì 6 giugno a domenica 12 luglio 2015

Intervista ad un monaco

Premessa

Ogni cosa emerge dalla fitta caligine dal pennello di Dio, … con amore.


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Lunedì 06
– Mattina
Domanda: Quale utilità pratica ha per la via interiore la lettura delle opere classiche devozionali, religiose o filosofiche?
Risposta:
La persona ha in primo luogo bisogno di quietare la mente per vedere più chiaro e poi osare di elevare lo sguardo oltre la cortina dei mutamenti.
Osservare i moti della mente e dello spirito dei grandi maestri, rimasti tracciati
con arte e sapienza nei loro scritti, informa su come accendere piccole luci nella notte senza luna.

 Ora media
D.: Sulla qualità degli scritti come è possibile orientarsi nella scelta di lettura?
R.:
La parola difficilmente trasporta l’armonia della Voce dell’Origine.
Osserva ciò che vibra in te quando umilmente ascolti … la lettura.
I contenuti ordinari possono darti una qualche piacevolezza nel corpo.
Le parole che vibrano dell’ispirazione poetica sono come una carezza capace di suscitare nell’anima la commozione del ringraziamento.
I segni dell’esperienza di Dio trasformano il corpo, l’anima e lo spirito in un arcobaleno.
Senti come ti modella la Parola e avrei certo l’orientamento.

 Serale
D.: C’è un metodo pratico per estrarre i contenuti dai Testi e per meditare con essi?
R.:
Le grandi Tradizioni ne insegnano diverse forme, alcune in chiave teologica e alcune in chiave ascetica.
Vi è una modalità che è situata tra l’approccio dello studio e quello della meditazione.
Pratica: Prendi in considerazione un testo del quale senti che contiene per te una certa qualità e che sai che i contenuti ti arrivano al cuore. Leggi uno o due paragrafi (meglio partendo dall’inizio del testo), oppure, se non è tanto lungo, scorri con attenzione un capitolo. Rileggilo, e questa volta sottolinea i punti che ti interrogano e ti riscaldano l’anima. …
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Martedì 07
Mattina
tra le sottolineature scegli una parola o una frase che fa come vibrare il paragrafo o il capitoletto con la forza di una sorgente di fiume di montagna. ..

Ora media
Prendi carte e penna, chiudi gli occhi per due o tre minuti, fa circolare nella mente la parola o la frase scelta, ripetila lentamente, lascia che da essa sorgano emozioni, sentimenti, comprensioni, … non forzare nulla, non forzare la memoria per trattenere i contenuti. …

Serale
Solleva le palpebre, guarda il foglio. Se ti senti di farlo annota quel che ha rischiarato la mente; può essere che si tratti anche di una sola parola, di più parole, di un piccolo disegno, o di alcune note musicali, di una danza, oppure nulla … .
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Mercoledì 08
Mattina
Ciò che hai letto e ciò che hai annotato, entrando in te stesso, di nuovo lascialo lungamente fluire, come un breve mantra … fin quando senti che il cuore e i pensieri ne hanno assimilato i contenuti. Non lottare con nessun contenuto. Adesso la ripetizione può essere senza sforzo, dolce ed estatica. …

Ora media
Meditando così puoi comprendere, che la Verità non viene da te, ma dall’”Altro Principio Senziente” che inabita ogni essere vivente, in special modo l’uomo.

Serale
D.: La via d’accesso a questo “Altro Principio senziente” è unica?
R.:
Le pratiche sono molte, le vie d’accesso sono molte, ogni asceta in qualche misura ne percorre una, la sua, ma l’area del rapimento è una. …
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Giovedì 9
- Mattina
Quando l’anima si trova in quest’area termina ogni contesa, termina il desiderio di dominazione o di separazione. Di quando in quando riappare solo il peso di tornare a dirsi separato dagli altri o dall’obbligo di quella Rivelazione o di un’altra.


- Ora media
D.: Ciò che sorge dall’esperienza meditativa personale va trasmesso agli altri?
R.:
La Luce va testimoniata, però nel modo con cui si porge una candela dalla fiammella ondeggiante nel più piccolo e sperduto villaggio della foresta.
Umiltà e chiarezza.

- Serale
D.: Placato in qualche misura il flusso disordinato dei pensieri cosa si contempla nel silenzio interiore?
R.:
Nello stato di veglia per lo più l’uomo evita di porsi nel centro infuocato dei problemi. Nella meditazione si osa sostare proprio nello spazio delle immagini, dei pensieri e dei sentimenti connessi con l’enigma della vita e di ciò che è l’origine della sofferenza; forse i più umili si aprono alla relazione personale d’amore con Dio Padre, e non si fermano solo nel Vuoto o nell’indistinta unione con l’Energia cosmica (Brahman).
In questa sosta si può comprendere qualcosa delle cause della sofferenza; del tipo che “il dolore è un’esperienza relativa”, non eterna e (il dolore lo si prova solo in alcune parti della vita terrena), quindi, non può essere il fine della ricerca ne l’oggetto più nobile della ricerca, altresì lo sarà, in un’atmosfera etica, l’Amore, quale effettivo desiderio permanente di ogni anima, perciò valore universale eterno.
In questo Amore etico, quale primaria nobile verità universale, si va solo con l’abito dell’umiltà e per Grazia, lasciando guidare la coscienza dallo Spirito di Dio, artefice di tutto. …
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Venerdì 10
- Mattina
Se hai già raccolto il dono dell’umiltà, allora pregherai, loderai e servirai Dio, il prossimo e la natura. Non ti servirà altro per la salute interiore.

- Ora media
D.: Questo percorso interiore comporta un cambiamento radicale di mentalità; non più un atteggiamento di sfruttamento degli altri o di pretesa di annientare Dio o di sostituirsi a Dio.
Ma, cosa diviene allora l’uomo?
R.:
La volontà dell’uomo diviene un vero Cielo.
La persona diviene un discepolo dell’Artefice e della sua arte.
L’intelletto coltiva l’osservazione dei grandi rivolgimenti naturali e applica le sue mani a pizzicare le corde corrispondenti ai suoni delle stagioni cosmiche, non si fa sfuggire neanche i più piccoli microtoni. …

- Serale
La persona, intuita l’essenza animatrice delle cose, diviene amico degli innumerevoli sentieri della terra. Compone un inno ogni qualvolta scorge un germoglio. Si commuove incontrando un filo d’erba calpestato. …


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Sabato 11
Mattina
L’uomo esplora tutto, senza trattenere, a volte lascia un racconto con gli strumenti del poeta. L’uomo esplora tutto, senza trattenere … e con un pennello dalla lunga setola lascia sulla tela un’evoluzione di colori.

- Ora media
D.: Cos’è lo Spirito di Dio?
R.:
E’ la Luce insita in ogni vivente fin nella più infinitesimale materia. Onnipervadendo ogni cosa può anche dirsi che è la grande Luce.
Serale
D.: Cos’è allora l’anima dell’uomo e in particolare cosa diviene in virtù della pratica spirituale e della Grazia?
R.:
Nell’interiorità l’uomo, la cui luce, per Grazia della Luce maggiore della Grazia, viene accompagnato ad un grado quasi uguale d’intensità, costituisce una seconda luce, ovvero la minore, che però come la Luce maggiore è posta nel medesimo cielo. …
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Domenica 12
Mattina
Per l’influsso dell’eterna Luce maggiore è data all’anima la possibilità di partecipare delle virtù e delle qualità eterne. Di per se l’uomo non potrebbe in eterno contemplare Dio nella sua Purissima essenza spirituale. …
- Ora media
Con l’unione perfetta dello Spirito purissimo con l’anima, essa può effettivamente contemplare Dio e spaziare nelle estensioni senza principio e senza fine. Altresì, lo Spirito, attraverso l’anima perviene alla visione naturale-materiale.

- Serale
D.: Dove abita l’interiorità dell’uomo che si sente Dio, e che canta innumerevoli volte nei vari mantra di essere Lui, o che non ritiene indispensabile in alcun modo ne l’esistenza, ne la Grazia di Dio relazionale?
R.:
L’uomo senza Dio è un uomo solo.
L’uomo senza Dio è un essere incompleto.
Allora la persona abita nel Vuoto o, solo come energia, confuso tra altre energie cosmiche.
L’uomo per incontrare Dio e aspirare a sciogliere l’enigma della vita dovrà con umiltà aprirsi al mistero ineffabile della Grazia.
Sergio
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