Monastero
della foresta delle canne di bambù
Orari
di meditazione comunitaria:
-
mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
-
ora media dalle 12,30 alle 13,00;
-
serale dalle 22,00 alle 22,30.
Da
lunedì 11 a domenica 17 gennaio 2016.
Meditare
sulle coste del Mediterraneo:
“Passeggiate
filosofiche”
– 10 –
Tucidide
(è
stato uno storico e militare ateniese, filosofo politico, uno dei
principali esponenti della letteratura greca, grazie al suo
capolavoro storiografico, La Guerra del Peloponneso):
il discorso di Pericle – l’ideale
(discorso
di Pericle per i primi caduti nella Guerra del Peloponneso, 431 a.C.,
TUCIDIDE,
La guerra del Peloponneso,
II 35-46, tr. it. di Piero SGROJ)
SULL'EDUCAZIONE
FILOSOFICA
Lunedì
11
–
mattina
…
La
nostra costituzione non calca le orme di leggi straniere. Noi
piuttosto siamo d’esempio agli altri senza imitarli. Il suo nome è
democrazia,
perché affidiamo la città non a un’oligarchia, ma una più vasta
cerchia di cittadini […]
–
ora media
Non
solo, ma abbiamo procurato allo spirito numerosissimi svaghi dalle
fatiche, con la consuetudine di gare e di feste religiose durante
tutto l’anno, e con
eleganti case private, il cui godimento
giornaliero mette in fuga la tristezza. Inoltre la grandezza della
nostra città è tale che da tutta la terra vi affluisce ogni cosa, e
col godimento che ne prendiamo rivendichiamo per noi ciò che di
buono le altre parti del mondo producono, non meno di ciò che ci dà
il nostro paese.
–
serale
[…]
Sicché la nostra città è ammirevole sotto questo come ancora sotto
molti altri aspetti. L’amore
del bello non
ci insegna lo sfarzo, né la
cultura ci
infiacchisce.
---
Martedì
12
–
mattina
La
ricchezza è
per noi stimolo all’attività, non motivo di superbia loquace.
–
ora media
E
quanto alle ristrettezze della povertà, è umiliante presso di noi
non il confessarle, ma piuttosto il non saperle superare lavorando.
–
serale
Riuniamo
nelle nostre persone le cure familiari e politiche, e, pur rivolti
ognuno a una diversa attività privata, riveliamo tutt’altro che
scarse capacità nelle pubbliche
mansioni:
noi soli giudichiamo non cittadino tranquillo, ma inutile chi di esse
non si occupi affatto.
---
Mercoledì
13
–
mattina
E
noi direttamente o decidiamo almeno di una proposta, o meditiamo
debitamente sulle questioni politiche, e non stimiamo che i discorsi
infirmino l’azione, cui deriva piuttosto del danno se la
discussione non la illumina, prima che l’impresa voluta si inizi.
–
ora media
E
in questo ancora ci distinguiamo dai nostri nemici: che nelle imprese
noi rechiamo il più ardito coraggio
non
disgiunta dalla più matura riflessione.
–
serale
Agli
altri invece l’ignoranza dà vigore, la conoscenza infonde
trepidazione. E si devono ritenere fortissimi d’animo coloro che
vedono lucidamente i pericoli, e apprezzano le dolcezze della vita,
ma non per questo arretrano dinanzi al rischio.
---
Giovedì
14
–
mattina
Anche
nel rivelare nobiltà
d’animo verso
gli altri noi seguiamo un modo opposto ai più: cerchiamo le amicizie
non ricevendo, ma offrendo benefici.
–
ora media
E
chi ha beneficato è più sicuro amico, in modo da conservare la
dovuta gratitudine del beneficio con manifestazioni d’affetto; chi
ricambia invece è più pigro, perché sa che il suo rendere sarà
non libera largizione, ma assolvimento di un debito.
–
serale
E
noi soli, non per calcolo, ma per la fiducia che abbiamo in noi
stessi come uomini liberi, siamo intrepidi nel soccorre.
---
Venerdì
15
–
mattina
Dirò
insomma che la nostra città è, nel suo complesso, la
scuola dell’Ellade,
e che ciascuno singolarmente, per quanto a me sembra, sviluppa presso
di noi una personalità autonoma, che accoglie con elegante
versatilità le più svariate forme di vita.
–
ora media
Non
sono queste parole sonanti per la circostanza, bensì realtà
effettuale.
–
serale
Lo
dimostra la potenza stessa della città che ci siamo creata con tali
costumi.
---
Sabato
16
–
mattina
Siamo
l’unica città del nostro tempo che nella prova si riveli superiore
alla fama, e che, sola, non dia motivo di irritazione ai nemici al
pensiero di chi infligge loro disfatte, né di malcontento ai
sudditi, quasi fosse indegna di dominarli.
–
ora media
E,
avendo costituito una potenza che ha dato grandi prove e di cui non
mancano le testimonianze, saremo oggetto di ammirazione ai
contemporanei e ai posteri, senza nessun bisogno della lode di Omero,
o di chi con i carmi momentaneamente ci lusinghi, ma la cui
figurazione arbitraria dei fatti sarà smentita dalla verità: alla
nostra gloria invece basterà l’avere costretto e terra e mare a
dischiudersi per intero al nostro ardire, e l’aver lasciato tracce
incancellabili di disastri insieme e di trionfi.
–
serale
Per
tale città costoro caddero combattendo, perché da magnanimi si
imposero di non lasciarsela strappare […] preferirono respingere il
nemico e affrontare la morte piuttosto che salvarsi cedendo;
fuggirono la cattiva fama; con la persona ressero l’impresa, e nel
brevissimo palpito della sorte, nel vertice della gloria invece che
della paura, trapassarono…1
1
Cf. L.
CANFORA,
Il
mondo di Atene,
Edizioni Laterza, Roma-Bari 2011; καλοκαγαθία in EE VIII
3, 1249 a 16; W. JÄGER,
Paideia.
La formazione dell’uomo greco.
Bompiani, Milano 2003 [or. ted. 1944], p. 1413ss. ; H.I. MARROU,
Storia
dell’educazione nell’antichità,
Editrice Studium, Roma 19713
[or. fr.
1948], p. 117-132; F. CASELLA,
Storia
della pedagogia.
Volume I. Dall’antichità
classica all’Umanesimo-Rinascimento,
Las, Roma 2009, p. 115-125.
---
Domenica
17
–
mattina
Parole
in filosofia:
Principio/Arché:
«ciò di cui tutti gli esseri sono costituiti, ciò da cui derivano
originariamente e ciò in cui si risolvono da ultimo»
(AR.,Metafisica I,3.983b).
L’affermazione di Talete che l’acqua è l’origine da cui
derivano tutte le cose è la prima proposizione filosofica perché
con essa il pensiero umano passa dal mito al logos, dalle
raffigurazioni fantastiche alle motivazioni di pura ragione, dal
racconto suggestivo all’argomentazione criticabile senza perdere di
vista l’orizzonte della totalità.
–
ora media
Logos:
da leghein (mettere
insieme) ed esprime l’operazione che il pensiero compie
nell’affrontare le cose, ossia le collega sulla base di un ordine
oggettivo che sussiste nelle cose stesse. In Eraclito è la regola
secondo cui si realizzano tutte le cose, la legge che è comune a
tutte e le governa. Il collegamento tra le osservazioni empiriche e
l’ordine mentale in base ad una regola razionale trasforma il logos
in principio della scienza.
–
serale
3.
Kosmos: significa
“ordine”, ed è il termine usato dai Pitagorici per indicare
l’universo che cessa di essere dominato da forze oscure e diventa
trasparente all’intelligenza in base alla loro concezione del
numero come principio armonizzatore di tutti gli elementi. Con la
filosofia pitagorica l’uomo greco passa dal caos
di Esiodo al kosmos
di Pitagora, perché il
numero è garanzia di ordine, razionalità, conoscibilità,
permeabilità al pensiero. Per Filolao è garanzia di verità e
giustizia.
-----