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Meditazione comunitaria da lunedì 4 a domenica 10 gennaio 2016


Monastero della foresta delle canne di bambù

Orari di meditazione comunitaria:

- mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
- ora media dalle 12,30 alle 13,00;
- serale dalle 22,00 alle 22,30.

Da lunedì 4 a domenica 10 gennaio 2016.

Meditare sulle coste del Mediterraneo:
Passeggiate filosofiche” – 9 –



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L'oscuro Eraclito (Visse tra il VI e il V sec. a.C. ad Efeso. Circa n. nel 540 a.C., m. 475 a.C.).
Aveva un carattere schivo e scontroso. Scrisse un libro dal titolo “Sulla natura”, del quale ci sono pervenuti numerosi frammenti.

Lunedì 4
mattina
Eraclito scrisse in maniera volutamente oscura, il cui stile richiama quello delle sentenze oracolari.

ora media
La sapienza di Eraclito si articola in modo frammentario ed enigmatico con un lògos (ragione e introspezione) che si irradia da un suo centro di coscienza e di conoscenza personale e che si offre come un lampeggiare di luci all'alba.

serale
Il suo, è un lampeggiare libero di parole, ma non irregolari, altresì sono scritte
con una coerenza capace di creare intorno a sé ambigue interazioni, aprendo la coscienza ad uno spazio di ascolto quasi sacro.
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Martedì 5
mattina
Egli scrisse in forma oscura affinché vi si accostassero solo coloro che, animati da un interesse profondo, erano in grado di pervenire a comprenderla. Evitando così di dare in pasto al linguaggio comune, al pensiero ordinario, la sua visione interiore e si sarebbe preservata l'originalità dell'intuizione.

ora media
Il pensiero di Eraclito:
Si distingue molto dai pensatori che lo hanno preceduto, egli porta la riflessione filosofica verso orizzonti estremi.

serale
Eraclito pone come base del pensiero la contrapposizione oggettiva tra la filosofia, da lui identificata con la verità, e la comune mentalità degli uomini, da lui ritenuta luogo di errore.
- La filosofia riconosciuta come verità.
- La comune mentalità umana è ritenuta come errore.
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Mercoledì 6
mattina
Egli distingue nettamente i cosiddetti dormienti, cioè le persone comuni, che non si interessano e, quindi, non comprendono le leggi del mondo e si affidano al mito, dagli svegli, cioè i filosofi, che animati dall'amore alla conoscenza sono in grado di cogliere la profonda verità delle cose.

ora media
Eraclito è ritenuto proprio il filosofo del “divenire”.
Egli considera il mondo come un flusso perenne in cui tutto scorre (pànta réi). Tale scorrere si attua attraverso i contrari che sono fortemente legati e nel contempo in lotta tra loro.

serale
La forma dell'essere è il divenire, in quanto ogni cosa è soggetta al tempo e alla trasformazione.
Ciò che ci appare statico e fermo in realtà è integralmente dinamico.
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Giovedì 7

mattina
Eraclito individua il principio generatore (l'archè) fisico delle cose con il fuoco, concepito come realtà divina e caratterizzato da un duplice processo:
1- la condensazione.
2- la rarefazione.
Dal fuoco nascono e muoiono tutte le cose, grazie appunto ai processi di rarefazione e di condensazione.

Spiega al riguardo Teofrasto su questa opinione di Eraclito e sui cosiddetti filosofi fisici (che assumono come arché, un principio fisico, riscontrabile in natura):
L'aria condensata e rarefatta appare in forme differenti, ovvero, quando si dilata fino ad essere molto leggera diventa fuoco, mentre poi condensandosi diviene vento: Dall'aria si producono le nuvole per condensazione e se la condensazione aumenta, l'acqua, se aumenta ancora, la terra. E in fondo le pietre. Pertanto i contrari fondamentali sono il caldo e il freddo”.

ora media
Il fuoco, posto come principio da Eraclito, è come «fulmine che governa tutte le cose»; e ciò che è in grado di governare tutte le cose è intelligenza, è ragione, è logos, è legge razionale. Così, al “principio” del nostro filosofo viene associata direttamente l’idea di “intelligenza”, che nei pensatori Milesi risultava espressa solo implicitamente.

serale
Per Eraclito il vero filosofo si applica alla conoscenza con queste caratteristiche:
1- riflette in solitudine cercando di conoscere la propria anima;
2- coltiva una visione profonda su ogni argomento;
3- vede l'essere nella sua totalità.
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Venerdì 8
mattina
Eraclito:
Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato”. ...

ora media
Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo”.

serale
Nel divenire, fra i contrari c'è guerra perpetua e un'armonia nascosta.
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Sabato 9
mattina
Questa guerra si rivela essenziale, … un contrasto che è anche armonia.

ora media

Eraclito: “Quel che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l'armonia più bella, tutto si genera per via di contesa”. ...

serale
… “Gli uomini ignoranti non capiscono che ciò che è differente concorda con se medesimo: l'armonia scaturisce dai contrari, come l'armonia dell'arco e della lira”. ...

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Domenica 10
mattina
… “La natura ama nascondersi”.

ora media
Sulla natura dell'anima:
I confini dell'anima non li potrai mai raggiungere, per quanto tu proceda fino in fondo nel percorrere le sue strade: così profonda è la sua ragione (logos)”.

serale
Seppure Eraclito si è mantenuto su un orizzonte fisico, proponendo l'idea della dimensione infinita dell'anima, apre una piccola fessura verso qualcosa di oltre la dimensione fisica stessa.
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Di fatto Eraclito nega l'esistenza di un dio,
ma ammette quella di una ragione universale.
C'è un nesso tra la ragione che governa il mondo
e quella che governa la nostra mente:
sono la stessa cosa.
La ragione non è che un frammento del logos universale
di cui tutti disponiamo.

Sergio