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Meditazione Comunitaria da lunedì 11 a domenica 17 aprile 2016


Monastero della foresta delle canne di bambù

Orari di meditazione comunitaria:
- mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
- ora media dalle 12,30 alle 13,00;
- serale dalle 22,00 alle 22,30.

MEDITAZIONE INTERCULTURALE
Dialogo di accompagnamento meditativo (1)

[Settimana per gli allievi del corso Istruttori]
Da lunedì 11 a domenica 17 aprile 2016.
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DISPOSIZIONE
CONFIDENZA
VALORIZZAZIONE
DIALOGO
RIFLESSIONE
APERTURA

Lunedì 11mattina
Domanda: Cos'è questa forma di dialogo?
E' una forma di colloquio che non si apre senza aver coltivato lungamente il gioiello del silenzio.

ora media
D.: Su cosa si fonda … ?
Sulla pratica meditativa quotidiana dell'istruttore e sul suo frequentare i territori che dal silenzio conducono al massimo alla parola sintetica, essenziale, direi, a tratti sapienziale.
Egli si nutre, in tale pratica quotidiana, dello stupore e dello scambio fraterno di nuove onde del pensiero e della parola, così, da riuscire a comunicare speranza e condivisione di momenti di verità.

serale
L'accompagnamento meditativo sorge in una personale esperienza di vita di tipo riflessivo, senza le ossessioni del fare per liberarsi dal dolore o dai presupposti cicli di milioni di rinascite in tutte le specie viventi, ecc..
Lo stupore, la meraviglia destano le forze profonde della ricerca, e, poi, anche l'amore a ciò che dona lo stupore e la meraviglia stessa. In ciò tutto è coinvolto, la natura, gli esseri viventi e il possibile … Dio.
L'accompagnamento meditativo è equilibrato quando nasce, come opportunità, da una vita personale che non si distacca a priori (imposizioni ideologiche-religiose) da nulla, anzi, si fonda continuamente sull’esercizio di armonizzazione di tutto ciò che si può e meglio che si può.
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Martedì 12mattina
La meditazione non si nutre di cose astratte, essa si fonda su esperienze personali e concrete, seppure riconosciute nella loro forma come cose impermalenti.
Il meditante coglie la presenza in ogni essere vivente di un centro di “propulsione della vita permanente e individuale”. Per questo la meditazione sarà aperta simultaneamente alla visione duale e a quella non duale al riguardo della Realtà d’Origine, ovvero di Dio.

ora media
Tre supporti costituiscono la base formativa principale del progresso interiore:
- l'esperienza della grande Tradizione interculturale sugli argomenti meditativi, ascetici, filosofici e spirituali;
- la proposta dell'istruttore di sondare i sentieri del pensiero in modo più oggettivo possibile e includendo una buona base logica;
- tempi di condivisione delle esperienze in ambienti e situazioni culturalmente aperti e interculturali.

serale
Ogni dialogo inizia dal farsi presenti al silenzio, almeno due o tre minuti, poi un tempo stabilito di parola condivisa (dialogo, meglio se mai troppo lungo). Buona cosa è applicarsi insieme a qualche tecnica (anche con brevi elementi teorici) che favorisca l'attenzione-concentrazione. Infine, gustare ancora il silenzio … ampio e tranquillo.
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Mercoledì 13mattina
Al riguardo della parola “colloquio” di accompagnamento meditativo, si poteva usare un termine (di moda) con un potere più vincolante, come la parola “consulente”, ma tale termine verrebbe da subito a creare una distanza, una separazione, una momentaneità poco feconda, tra la persona e il consulente meditativo stesso. ...

ora media
Altresì, il termine “colloquio” crea un clima più consono e rispettoso della persona, e direi anche che arricchisce l’incontro con l’apporto di un senso prezioso di fraternità, fondamentale per il progresso meditativo che mira a sviluppare un certo intuito di consapevolezza di relazione con il mistero di Colui dal quale tutto e tutti provengono.

serale
Il silenzio meditativo ha luogo in virtù dell’applicazione di una volontà arrendevole unitamente ad una costante messa in pratica e condivisione.
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Giovedì 14mattina
Cosa s'intende con il termine “pratica”?
Come un gabbiano in volo è avvolto sempre dall'aria, similmente, l'uomo vivente è sempre avvolto in una “pratica”. Egli non cessa mai di essere in una certa pratica, … consapevole di ciò, allora, si dedica a sviluppare armonia in tutto ciò che può, e mai a coltivare l'annientamento (nirvana) o la scomparsa indistinta nelle energie cosmiche (brahman advaita).
ora media
Il filosofare, il pregare e il meditare, o anche l'estasi e il samādhi è all'interno del concetto espresso dal termine “pratica”, in quanto anche nel completo assorbimento estatico della coscienza in Dio si tratterà pur sempre di un'esperienza ricercata e goduta con un desiderio puro, concreto e oggettivo (l'estasi la prova uno specifico individuo, per lui è unica e mai identica ad altre). Quindi, tutto è pratica, distinguendo però la qualità di fondo dell'attività spirituale, ovvero della pratica ascetica, che spesso resta per decine di anni pressoché bloccata in modalità tecniche ripetitive, posturali, o nella ripetizione lunghissima di mantra, ecc..
Un elemento importante del discorso sulla qualità della pratica va osservato in merito all'effettiva accoglienza del meditante dell'azione della Grazia divina, come fattore personale e che altrettanto personalmente, senza la minima violenza è disponibile a condividere con gli altri.

- serale
Ciò che la coscienza è in grado di ricevere, di sperimentare in se stessa e che consente di poter dire anche una sola parola saggia (oppure, restando in silenzio, manifestare semplicemente nell'espressione del viso la pace trasformante dell'evento ascetico-mistico), è PRATICA.
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Venerdì 15mattina
La pratica va da ciò che si può culturalmente e asceticamente fare, a ciò che si può ricevere (Grazia divina) in conseguenza di un cambiamento di mentalità in senso spirituale (conversione personale).

ora media
La pratica, la teoria e il ricevere l'intuizione (illuminazione, ispirazione) e lasciare che in qualche misura tutto ciò si metta in relazione con il mondo e le persone è la GRANDE PRATICA (maha sādhanā).

serale:
L’uomo meditativo s’impegna nella ricerca della verità globale, nell’accoglienza della Grazia e nel far fruttare tale Grazia con bellezza, nella pace e nell’armonia tra tutti gli esseri e Dio.
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Sabato 16mattina:
La filosofia può essere configurata come un’eccellente pratica meditativa attraverso il pensare, il vivere e il silenzio.
ora media:
Dalla nascita come esseri umani siamo totalmente immersi nell’agire; se siamo dotati delle facoltà inerenti l’azione, anche la Fonte d’origine della vita si deduce che è Azione, Forza agente, senziente e Intelletto puro. Allora coltiviamo l’azione, ma attraverso tutte le forme possibili di esercizi di accordatura e di armonizzazione. …
- serale:
In questo contesto, poco senso ha il concetto della pratica del distacco e dell’occupare tutte le facoltà per pervenire all’estinzione (nirvāṇa= estinzione, cessazione del soffio e dei desideri. Così può avere termine il dolore), ritenendola pure la suprema illuminazione … .
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Domenica 17mattina
In quale modo si può fare una distinzione e una scelta di esercizio tra le pratiche di una medesima disciplina, nel nostro caso della meditazione?
- Nella visione classica la conoscenza e la contemplazione erano i territori di diverse distinzioni di tecniche, di forme di esercizi e della filosofia-teologia negativa o positiva.
Teologia negativa: è il modo di pensare Dio e di parlarne per viam negationis:
Dio si pone al di là di ogni cosa creata
e per questo nessuna definizione può essere adeguata alla Divinità.
E’ la via attraverso la quale si giunge alla liberazione di tutti i contenuti determinati.
Teologia positiva: POSITIVA (o sistematica)
che ESPONE ANALITICAMENTE LE SINGOLE VERITA’
E LE PROVE DALLE FONTI DELLA RIVELAZIONE (Scrittura e Tradizione).
il Mistero è conoscibile mediante i suoi effetti, cioè la creatura, che Gli è in qualche modo simile;
in questo senso possiamo dire che Dio è tutto ciò che nel creato è perfezione:
ad esempio vita, piuttosto che morte, potenza, piuttosto che impotenza,
intelligenza, amore, libertà, giustizia.
ora media:
Forse, oggi, non essendo culturalmente e completamente soggetti all’oppressione ideologica religiosa, possiamo coltivare la conoscenza e la contemplazione in modo nuovo, integrale, cioè, di visione universale e sovra-temporale.
serale
Ad un tratto, la riflessione e la pratica meditativa si incontrano e a tratti si confondono in un’unione armonica disegnando il significato completo del termine di “filosofia”, … libertà etica del pensiero, dell’esperienza per una vita sana, qui e nell’Oltre, … in Dio.