Monastero
della foresta delle canne di bambù
Orari
di meditazione comunitaria:
-
mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
-
ora media dalle 12,30 alle 13,00;
-
serale dalle 22,00 alle 22,30.
MEDITAZIONE
INTERCULTURALE
Passi
sul sentiero meditativo (1)
Da
lunedì 18 a domenica 24 aprile 2016.
----------
i
INTRODUZIONE
Porsi
domande fa parte della capacità fondamentale dell'essere umano e
della sua possibilità di progredire in tutti sensi esistenziali.
Porsi
domande profonde e vitali è la sola via a disposizione di ogni
persona, al di là dell’ambito cultura si trovi, per conoscere a
fondo le proprie radici.
La
cosa più importante è non smettere mai di domandare.
La
curiosità ha il suo motivo di esistere.
Non
si può fare altro che restare stupiti
quando
si contemplano i misteri dell'eternità,
della
vita, della struttura meravigliosa della realtà.
E'
sufficiente se si cerca di comprendere
soltanto
un poco di questo mistero ogni giorno.
Non
perdere mai una sacra curiosità.
(Albert
Einstein)
DISCORSI-RIFLESSIONI
Lunedì
18 –
mattina
Domanda:
Cosa
esiste in questo momento? Cosa c'è di pienamente reale? Da cosa è
composta la mia persona e la mia vita?
1)
Tutto in questo momento è carico della proposizione
delle strutture
energetiche
scaturenti dal passato (struttura-energia
di base); si
tratta di energie attive fondamentali per ogni cosa.
2)
Tutto l'universo è già «piena manifestazione» (o
creazione) e nel
contempo è «carico
in potenza»
di ulteriore e inesauribile energia vitale e capace d'arte, (energia
in perpetua potenza).
3)
Ogni persona nel momento presente è coscienza/consapevolezza agente
e nel contempo non cosciente e non agente.
–
ora media
...
L'Impermanente è Permanente. Al Permanente aderisce
perfettamente l'Impermanente.
–
serale
(La co-presenza …
unitamente …. è la realtà inafferrabile)
La
co-presenza
dell'inarrestabile flusso delle forze del passato
scaturenti dal Centro
di propulsione e di assecondazione
del flusso psico-energetico e della capacità individuale di
progettare e di proiettare le realtà dal presente verso lo spazio
fluente
del futuro, unitamente
alla facoltà della coscienza/consapevolezza a-temporale del presente
(istante)
e la struttura oggettiva di ciò che è esistito, che esiste ed
esisterà, è
la realtà inafferrabile
… che ti afferra, anzi ti accarezza, con flusso interiore ed
esteriore. La simultaneità
è inafferrabile,
eppure è quel che ci rende somiglianti a Dio.
---
Martedì
19 –
mattina
… La simultanea
co-presenza del flusso e del non flusso è la vita. Mentre la vita è
la coscienza e il rapporto sempre ulteriore della simultaneità con
l’onnipervadente Grazia personale di Dio con la creatura.
–
ora media
D.:
Come mi
rapporto con Dio nel fluire cosmico?
Al
dialogo con lo strumento della parola Egli non risponde, così anche
nel dialogo solo pensato non risponde, non c’è verso di udire
nulla oltre il turbinio della mente … .
R.:
Il desiderio delicato di sostare in attesa dello Sposo (senso
spirituale) nel
silenzio della coscienza appena vigile, non dettando a Dio sentieri
mentali di dialogo, pianta nel profondo dell’anima il seme
dell’Albero dell’intuizione, della coscienza sopra-sensibile,
ovvero della coscienza individuale di essere-spirito-persona, ed
anche immagine
e somiglianza
di Dio stesso.
Verso
la pratica interculturale …
–
serale
Il percorso
meditativo può essere intrapreso da chiunque nutre stima
della cultura ascetica, filosofica, teologica e pratica delle grandi
tradizioni mondiali nelle scienze dell’interiorità.
---
Mercoledì
20 –
mattina
Ottima cosa è
sviluppare il piacere della lettura, almeno introduttiva, sulle
principali culture d’occidente e d’oriente riguardanti la
spiritualità, la filosofia, l’arte, … .
–
ora media
La disposizione a
svolgere delle letture interculturali renderà più chiara l’essenza
della meditazione interculturale, ma anche la distinzione dei metodi
e delle varie tecniche.
–
serale
L’incontro
amichevole con le numerose persone provenienti da tante diverse aree
geografiche del pianeta, che si stabiliscono lontano dalla loro terra
d’origine, può diventare una ricchezza reciproca qualora abbiamo
acquisito dei riferimenti di comprensione della loro sensibilità
etica e religiosa.
---
Giovedì
21 –
mattina
La
meditazione non mira a sviluppare una religione specifica, ma a
fornire delle chiavi
di comprensione e di esercizi psicofisici atti a pervenire alla calma
mentale e ad una disposizione aperta e ricettiva verso la Verità del
momento presente e della vita stessa.
– ora media
Senza una
precomprensione selettiva proveniente da una serie di norme
religiose, senza una pre-visione imposta al riguardo del Fine ultimo
e della Realtà d’origine delle cose, l’anima potrà in ogni
momento vedere con il proprio «occhio» lo spazio della Verità così
com’è, senza costruzioni di altre menti relative che sentenziano
univocamente
su ciò che l’Assoluto è o non è.
-
serale
Da queste
riflessioni aperte
può
iniziare l’esperienza nello spazio
della meditazione interculturale e spirituale.
---
Venerdì
22 –
mattina
D.: Cosa significa
il termine “meditazione” - “meditare”?
R.:
Significa orientamento
e percorso
con la coscienza, sostenendo l’attenzione
mentale,
attraverso i sentieri
della propria persona nella sua interezza: corpo,
anima e spirito.
Meditare è sostare
all’interno di questa triplice realtà,
cogliere
l’esistenza in essa di un’essenza di fondo eterna,
individuale e simultaneamente connessa con gli altri e con Dio.
–
serale:
Meditare è cogliere,
accogliere ed edificare armonie.
---
Sabato
23 –
mattina:
La pratica della
meditazione conduce, attraverso i diversi strumenti ascetici delle
varie culture religiose, prima ad un certo grado di concentrazione,
di attenzione mentale, dall’instabilità (immagini,
pensieri fluttuanti, …) ad
un flusso sempre più stabile su un oggetto, una parola, un valore
etico o spirituale, … . Anche attraverso una lettura sapienziale,
la preghiera e il canto (canoni,
mantra e Nada yoga) è
possibile migliorare la concentrazione e cogliere
ed
accogliere
il dono
della
meditazione.
–
ora media:
La meditazione
consente di sviluppare uno spazio
di stabilità
e il riferimento ad un punto
di ascolto
sovrasensibile.
-
serale:
Pratica 1:
Assumere come oggetto di meditazione il proprio corpo, in particolare
le mani.
1)
Sostare in una posizione stabile con la colonna vertebrale allineata
e perpendicolare al pavimento, tenere poggiato il dorso delle mani
sulle ginocchia e le palme rivolte verso l'alto.
2)
Osservare almeno per un minuto il flusso naturale del respiro; la
coscienza in questa osservazione è raccolta all'interno dello spazio
polmonare.
3)
Incrementare di poco l'inspiro (parte bassa dei polmoni e appena la
parte mediana intercostale) ed estendere simultaneamente in modo
completo le dita delle mani, sentendo
la rotazione articolare delle singole falangi. Sempre simultaneamente
applicare un ritmo contando mentalmente e lentamente da 1 a 4.
4)
Trattenere un momento l'aria inspirata, poi espirare rilassando le
dita naturalmente, lasciando che le falangi ruotino senza sforzo
verso l'interno del palmo. Contare mentalmente sempre fino a 4.
5)
Sostare solo un altro momento a polmoni vuoti (di
fatto i polmoni non restano mai completamente vuoti di aria),
poi ripetere almeno 10 volte.
6)
Per produrre un effetto significativo la serie andrebbe ripetuta
minimo 3 volte, con una piccola pausa tra una serie e l'altra.
7)
Terminate le serie, sostare 5 – 10 minuti osservando il fluire
naturale del respiro, mantenendo la coscienza raccolta all'interno
dello spazio polmonare senza interferire minimamente su nulla.
Questa
pratica calma la mente e nel contempo rigenera le energie
psicofisiche.
---
Domenica
24 –
mattina
Allo stato meditativo,
inteso spiritualmente, cioè di assorbimento prolungato e senza
sforzo della coscienza nell'essenza d'origine della vita e delle
cose, si perviene attraverso questi passaggi fondamentali: 1) e 2)
...
–
ora media:
1) Capacità di
ritirare la coscienza dal frastuono degli innumerevoli e disordinati
imput sensoriali e di lasciare lo spazio mentale, conseguentemente
anche il corpo, in una stato di rilassamento
vigile;
ciò, secondo lo yoga tradizionale in 8 stadi, è detto pratyāhāra
.
Questa
componente di pratica è tradizionalmente poco conosciuta e applicata
nelle discipline ascetiche occidentali.
–
serale
2) Capacità di
concentrare l'attenzione della coscienza
(autocoscienza,
consapevolezza, autoconsapevolezza, coscienza d’essere, coscienza
introspettiva, coscienza-conoscenza, coscienza-intenzionalità) verso
un unico oggetto, sia esso di natura fisica, della sfera del pensiero
o dei valori religiosi-spirituali.
Sostenere
tale concentrazione, senza alcuna interferenza psichica, anche per
soli 12 secondi è un’impresa non facile per un essere umano.
Nello
yoga si tratta della fase di dhāranā
(concentrazione,
pensiero fluido e attento).
In
occidente la pratica della concentrazione,
è conosciuta soprattutto attraverso l’antica modalità ascetica
del mondo spirituale ortodosso (cristiani
ortodossi), nota
con il termine di esicasmo.
Si
tratta di una pratica semplice, accessibile a chiunque, e che non
richiede alcuna prestanza fisica o lunghi esercizi posturali di
preparazione (anni e
anni di āsana).