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Meditazione comunitaria - da lunedi' 2 febbraio a domenica 8 febbraio 2015

Monastero della foresta delle canne di bambù

Orari di meditazione comunitaria:

- mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
- ora media dalle 12,30 alle 13,00;
- serale dalle 22,00 alle 22,30.

Filosofia greca … per meditare

Settimana dal 2 all’8 febbraio 2015

Al sorgere formale della filosofia Greca le grandi culture più prossime ad ogni tipo di scambio con essa erano l’ebraismo, la civiltà egiziana e quella della vasta area mesopotamica. Altre zone più lontano come l’India, il centro e il sud dell’Africa e anche il nord Europa non ebbero che ruoli culturalmente molto secondari o inesistenti per lo sviluppo del pensiero europeo.

Lunedì 2 – Mattina

FILOSOFIA: amore (philein) per la sapienza (sophia), sia nel puro esercizio del pensiero che nel cercare di mettere in pratica in modo etico (per il bene comune) quanto è stato riflettuto e compreso alla scuola di un filosofo.

Lunedì 2 – Ora media

Indagare con ragionevolezza intorno ai problemi dell’origine delle cose e della vita, delle realtà personali e di quelle che ci circondano, è fare filosofia.

Lunedì 2 – Serale

Da questo primo campo generale di ricerca hanno preso forma e sistematizzazione tre ambiti specifici di indagine: uno è stato quello della metafisica, la quale riflette intorno all’universo naturale e ai relativi principi costituenti.
Con il tempo tale ricerca si amplierà all’essere in quanto essere nei suoi caratteri universallI [Ontologia= dal greco to on (l’essere) e logon (discorso)].
Anche la teologia (discorso su Dio) avrà connessioni importanti con la metafisica.

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Martedì 3 – Mattina



La ricerca intellettuale sull’essere in quanto essere nei suoi caratteri universali si sviluppò grazie al filosofo Parmenide (nasce intorno al 450° a.C. ad Elea, oggi Ascea – Italia).
Secondo lui l’essere è tutto ciò che esiste e che quindi è.
Al contrario il non-essere non è, pertanto non esiste e va ritenuto perfino impensabile e indicibile.

Martedì 3 – Ora media

Proprio all’interno dei dialoghi platonici, appare un personaggio importante: Parmenide. La sua ricerca era volta a trovare un discorso che non potesse essere contraddetto al riguardo della realtà.

Martedì 3 – Serale

Dal poema di Parmenide “Sulla natura”.
Protagonista del libro è Parmenide stesso; qui racconta in prima persona un viaggio da lui compiuto verso la verità attraverso la guida di una divinità:

Le cavalle mi portano fin dove il mio desiderio vuol giungere, mi accompagnarono, dopo che mi ebbero condotto e mi ebbero posto sulla via che dice molte cose, che appartiene alla divinità e che porta per tutti i luoghi che l’uomo sa. La fui portato. …
Parmenide

[Il viaggio rappresenta il passaggio da una condizione di tenebre, cioè di ignoranza, a una chiara visione sapienziale].
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Mercoledì 4 – Mattina

Infatti, là mi portarono accorte cavalle tirando il mio carro, e fanciulle indicavano la via. L’asse dei mozzi mandava un sibilo acuto, infiammandosi – in quanto era premuto da due rotanti cerchi da una parte e d’altra -, quando affrettavano il corso nell’accompagnarmi, le Fanciulle figlie del Sole, dopo aver lascato le case della Notte”.
Parmenide

[Parmenide, in questo viaggio, è condotto ad oltrepassare il domino delle tenebre verso quello della luce dove potrà ricevere l’insegnamento della dea. Il discorso della dea riguarda ciò che può essere pensato e detto, altresì individua la via di ricerca che Parmenide dovrà percorrere, sia la via impossibile da percorrere, sia quella che di fatto è percorsa dagli uomini].

Mercoledì 4 – Ora media

Il non essere non è, è una via che non può essere indagata in quanto il non essere non lo si può pensare ed esprimere”.
Parmenide

Mercoledì 4 – Serale

Solo ciò che è può essere detto e pensato! Perciò esiste una stretta connessione tra l’essere, il pensiero e il linguaggio.
Solo con la ragione si giunge alla verità.
Parmenide
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Giovedì 5 - Mattina

L’essere è: immutabile.
Se fosse mutevole l’essere è ciò che non era, oppure non è più ciò che era, ne consegue una miscela in contraddizione tra essere e non essere, il che è assurdo; pertanto l’essere è immutabile.
Parmenide

Giovedì 5 - Ora media

L’essere è: immobile.
Non può muoversi in quanto sarebbe e nello stesso tempo non sarebbe più qui o là.
Parmenide

Giovedì 5 - Serale

L’essere è: uno.
Se l’essere fosse molteplice ciascuno dei molteplici non sarebbe gli altri. Se ne deduce una mescolanza di essere e di non essere, il che è assurdo e pertanto è uno.
Parmenide
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Venerdì 6 - Mattina

L’essere è: ingenerato (imperituro).
L’essere non è generato altrimenti in tal caso dovrebbe nascere dal non essere, e ciò è impensabile considerando che per la ragione il non essere non è e non è possibile che sia.
L’essere è il non essere non è.

Venerdì 6 - Ora media

Quando diciamo che A e B sono, significa che A non è B e B non è A.
Parmenide

Venerdì 6 - Serale

Il pensiero è solo il pensiero dell’essere, e l’essere è l’essere del pensiero.
Parmenide
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Sabato 7 - Mattina

Un secondo grande ramo dell’indagine filosofica si volgerà alla conoscenza (gnosis) dei problemi connessi con i processi intellettuali della conoscenza stessa (genesi della natura e teoria del conoscere).
Si tratta proprio di una teoria della conoscenza che andrà sotto il nome di gnoseologia.
Nel tempo, in qualche modo, da questa branca filosofica si connetterà la logica (modalità con cui formuliamo i nostri pensieri).
Sabato 7- Ora media

Una terza importante branca filosofica si occuperà dello studio del comportamento umano e delle norme a cui obbedisce.
Questa è l’etica o morale (modo di vita). L’etica riflette sia descrivendo come in concreto agiamo che prescrivendo come dovremmo agire per l’armonia della nostra natura.

Sabato 7 - Serale

La filosofia non si giustifica come lavoro di indagine o di ricerca dottrinale, se non la si riconosce fondata sulla natura stessa dell’uomo in quanto esistenza”.
(Nicola Abbagnano, 1901 – 1990.
Filosofo italiano e storico della filosofia)
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Domenica 8 - Mattina -
Trattare oggi della natura della filosofia significa ritenere già fermamente stabilito un punto essenziale: la necessità per l’uomo, per ciò che egli è, per ciò che deve essere, del filosofare”.
Nicola Abbagnano

Domenica 8 - Ora media

Filosofare significa per l’uomo, in primo luogo, affrontare ad occhi aperti il proprio destino e porsi chiaramente i problemi che risultano dal rapporto con se stesso, con gli altri uomini e col mondo”.
Nicola Abbagnano

Domenica 8 - Serale

I filosofi hanno troppo a lungo trascurato le ragioni della vita. Rinchiusi nella rocca magica del pensiero, invano han tentato di uscirne; onde han fatto del pensiero il principio e la consumazione finale di ogni cosa, pur rimanendo sempre inappagati di esso; e si sono baloccati con insolubili e tormentosi indovinelli.
Ma che sarebbe mai un pensiero puro, un pensiero che sia solo, assoluto pensiero? Un’attività vuota e inutile, una vibrazione unica, eterna, immutabile in un vuoto infinito.
In che dunque si distinguerebbe dal nulla?
Nicola Abbagnano



Parmenide:
Non costringerai ad esistere ciò che non esiste.
E’ e non è possibile che non sia.
Non è, ed è necessario che non sia.