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Meditazione comunitaria - da lunedì 6 aprile a domenica 12 aprile 2015

Monastero della foresta delle canne di bambù

Orari di meditazione comunitaria:

- mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
- ora media dalle 12,30 alle 13,00;
- serale dalle 22,00 alle 22,30.

Settimana da lunedì 6 aprile a domenica 12 aprile 2015

Tra scienza e Tradizione indù
L’arte spirituale della pace (Ahiṃsā)

Introduzione:

L’azione nonviolenta si esprime in tre forme permanentemente interconnesse:
1. come cambiamento sociale, superando la centralità del denaro e del capitale finanziario per dare altresì vita ad una società basata sulla centralità dell’uomo, sulla solidarietà e sul dialogo, introducendo sempre più nelle strutture economiche elementi di libertà e di socialità;
2. nella difesa sociale, per orientare l’economia verso il rispetto della natura e degli equilibri ecologici, per allargare i diritti dei cittadini di fronte allo stato, per difendere il carattere parlamentare della nostra democrazia e passare ad una democrazia effettivamente partecipativa;
3. nell’intervento non violento come terze parti nei conflitti, per la prevenzione dei conflitti armati e l’eliminazione delle armi e degli eserciti, per sostituirli con forze di polizia internazionale e con corpi disarmati specializzati nella trasformazione non violenta dei conflitti.




Lunedì 6 – Mattina

Satyāgraha, significa il potere della non violenza che agisce in ogni conflitto per trasformarlo e trascenderlo verso le realtà di Pace.

Lunedì 6 – Ora media

Sat= è l’Essere.
Satya= è la verità, come rispettosa tensione verso l’autenticità dell’Essere.
Agraha= è la forte perseveranza nell’agire per la diffusione e per l’accoglienza della verità.

Lunedì 6 – Serale

Gli esperimenti sono importanti anche quando falliscono, perché permettono di vedere con più precisione i limiti della propria azione.

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Martedì 7 – Mattina

Sun Tsu, generale e filosofo cinese, nel suo libro “l’arte della guerra” diceva:

Conoscere l’altro e se stessi, cento battaglie senza rischi. Non conoscere l’altro e conoscere se stessi, a volte vittoria, a volte sconfitta. Non conoscere l’altro ne se stessi ogni battaglia è un rischio certo”.

Martedì 7 – Ora media

Nella nonviolenza è importante conoscere i proprio limiti, scegliere obiettivi graduali, non pretendere di cambiare tutto da un momento all’altro.

Martedì 7 – Serale

La nonviolenza parte dal valore della verità. Per Gandhi la verità è Dio. Il Mahatma non nascondeva nulla, anzi illustrava in anticipo agli avversari le proprie mosse, spiegando il senso della propria lotta e i modi con i quali intendeva portarla avanti, cercando di persuaderli, di trasformare i nemici in amici e, possibilmente, anche in collaboratori.
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Mercoledì 8 – Mattina

Per la strategia nonviolenta lo spiazzamento inizia sorprendendo l’avversario dicendo apertamente quello che si vuole ottenere e i modi con i quali si porterà avanti la lotta.

Mercoledì 8 – Ora media

Il vero combattente, in definitiva, vince senza attaccare, e non si lascia trascinare nel conflitto.

Mercoledì 8 – Serale

La strategia nonviolenta mira a convertire i nemici in amici.
Per Gandhi la difesa migliore è quella di non avere nemici.
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Giovedì 9 - Mattina

Utilizzando conoscenze moderne di neuro-scienza ed antropologia, si spiega come il nostro comportamento sociale non possa essere definito prima della nascita e quindi la violenza non possa essere nei nostri geni … . Continuare a cullarsi nell’idea che siamo violenti per natura non ci permetterà di rimuovere i meccanismi socio-culturali che ci hanno resi tali, di generazione in generazione, nelle ultime migliaia di anni”.
(P.P.Giorgi, La violenza inevitabile: una menzogna moderna.
Origini culturali della violenza della guerra, Milano, Jaca Book, 2008)

Giovedì 9 - Ora media

Le riflessioni proposte da P.P. Giorgi sono confermate dalla recente scoperta dei “neuroni specchio”.
Tali neuroni producono nel cervello effetti di imitazione di cui per lo più non siamo consapevoli. L’effetto quando influisce su molte persone ha una potente ricaduta sul piano sociale.
L’esposizione alla violenza, sia quella osservata nei fatti quotidiani intorno a noi sia quella che viene amplificata dal mezzi di comunicazione, stimola comportamenti violenti, aggressivi, sia verso le persone che le cose e l’ambiente.

Giovedì 9 - Serale

Questa scoperta, però, può essere utilizzata anche in senso positivo, cioè per favorire la trasformazione sociale della realtà violenta che ci circonda.


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Venerdì 10 - Mattina

La scoperta dei neuroni specchio ha confermato la valenza del pensiero fenomenologico circa l’empatia e la capacità di apprendere, conoscere e conoscersi”.

F. Guarducci, La parola ritrovata, Soveria Mannelli (CZ), Rubettino, 2013, p. 10)

Venerdì 10 - Ora media

In questo ambito filosofico, infatti, l’intersoggettività ha un ruolo fondamentale nella costruzione della soggettività”.

F. Guarducci, La parola ritrovata, Soveria Mannelli (CZ), Rubettino, 2013, p. 10)


Venerdì 10 - Serale

Sintonizzarsi nelle frequenze di un’altra persona, condividerne i suoi stati d’animo è la forma principale di empatia”.

F. Guarducci, La parola ritrovata, Soveria Mannelli (CZ), Rubettino, 2013, p. 10)

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Sabato 11 - Mattina

Infatti, i neuroni specchio tendono ad attivare l’identificazione delle persone con le sofferenze degli altri e quindi sono alla base del processo empatico, essendo l’empatia ciò che ci permettere di condividere la vita, di metterci ‘nei panni degli altri’, di essere compresi e accolti”.

F. Guarducci, La parola ritrovata, Soveria Mannelli (CZ), Rubettino, 2013, p. 10)

Sabato 11 - Ora media

La ricerca sincera della comunicazione nonviolenta, come la diffusione di forme di scrittura creativa e di altre arti come la musica, la danza, il canto, la pittura, …, possono tutte aiutare la ricostruzione serena dell’uomo.
Attraverso il linguaggio “delle arti”, si perviene ad una migliore conoscenza di sé stessi e alla possibilità di trovare i modi ottimali per esprimere la propria personalità, accrescendo la coscienza del valore di ogni essere umano.

Sabato 11 - Serale

La violenza non è un fatto innato, ma il prodotto del contesto socio-culturale nel quale viviamo.


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Domenica 12 – Mattina

L’ obiettivo di porre fine alla letalità nella vita globale implica una transizione, da una scienza politica che accetta la violenza, alla scienza della responsabilità non-letale nei confronti dei bisogni umani di amore, benessere e libera espressione del potenziale creativo“.
D.G. Paige, Non uccidere: una nuova scienza politica globale,
Bologna, EMI, 2010, p. 173

Domenica 12 - Ora media



Domenica 12 - Serale

Dobbiamo diventare il cambiamento
che vogliamo vedere avvenire nel mondo”.
Mahatama Gandhi