Monastero
della foresta delle canne di bambù
Orari
di meditazione comunitaria:
-
mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
-
ora media dalle 12,30 alle 13,00;
-
serale dalle 22,00 alle 22,30.
Da
lunedì 04 maggio a domenica 10 maggio 2015.
Cultura
L’Arte
… per la pace
Premessa
attualmente
vediamo che nel corso di molti conflitti armati nel mondo anche i
beni culturali vengono distrutti intenzionalmente con violenza. Ciò
dimostra quanto la cultura e l’arte di un popolo siano considerati
dall’aggressore un valore importante.
Nel
XV secolo il filosofo e teologo Nicola Cusano creò un personaggio
letterario che fino ad oggi viene menzionato in relazione alla
creatività e all’arte: un artista è seduto sulla riva di un
fiume, precisamente della Mosella, intento a scolpire un pezzo di
legno per farne un bel cucchiaio. L’artista è felice, pieno di
gioia, la sua opera è per lui come una preghiera. Mentre lavora si
domanda se un simile cucchiaio già esiste nel mondo naturale: no,
non esiste; il Creatore se ne è semplicemente dimenticato. Tuttavia,
per fortuna, ora è SUO compito proseguire e completare l’opera
creativa di Dio.
Lavorando
continua a riflettere e si chiede se esistono altri cucchiai, simili
o addirittura uguali al suo. La sua risposta è ancora no, poiché
egli, come creatore di tale oggetto, è un individuo distinto da
tutti gli altri scultori di cucchiai. Per questo motivo ogni
cucchiaio è diverso. (al contrario di quello che avviene negli stati
totalitari nei quali si apprezzano solo le realizzazioni stereotipe).
A
questo punto l’artista si domanda: perché scolpisco proprio un
cucchiaio? Lo devo vendere? No, lo sto facendo perché sono uno
scultore e nel mio lavoro sono alla ricerca della bellezza. La mia
opera ha un valore intrinseco.
Nei
550 anni, trascorsi dall’epoca del racconto, molti artisti e
artiste si sono seduti sulla “riva di un fiume”. Avevano e hanno
obiettivi diversi, utilizzano mezzi e tecniche differenti, tutti
insieme lavorano alla realizzazione di un’enorme opera d’arte che
abbraccia il mondo, che è cresciuta nel corso dei secoli.
L’arte
apre il nostro (e
anche il vostro) mondo
reale al cielo. Da qui irradia una emozione tutta particolare, la
gioia.
Johannes Wickert
Artista,
Germania
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Lunedì
04 – mattina
Nel
distretto di Batticoloa (Sri-Lanka)
dilaniato dalla guerra, bambini e adulti si dedicano alla musica, al
teatro, allo yoga e
alla scultura nel Giardino Butterfly Peace per
riprendersi dai traumi e trascenderli.
Sito
internet di War Child International
Lunedì
04 – ora
media
In
Israele Peres Center for Peace riunisce palestinesi e israeliani al
fine di creare progetti teatrali comuni che favoriscano il dialogo
(Sito
internet di International Platform on Sports and Development).
In
Venezuela il dottor Jose Antonio Abreu ha creato orchestre e cori per
i giovani appartenenti a fasce di basso reddito per contribuire
all’integrazione sociale e all’accrescimento della stima in se
stessi (Sito
internet di Right Livelihood Awuard).
Nelle
Filippine gli artisti teatrali si esibiscono in diverse zone
dell’isola di Mindanao, utilizzando gli spettacoli per indurre il
concetto di una coesistenza pacifica tra mussulmani, cristiani e
comunità indigene (Steven
P.C. Fernandez, Contemporary
Theatre in Mindanao).
Lunedì
04 – serale
Perché
incoraggiare un’esplicita convergenza tra i campi delle arti e
della costruzione
della pace?
Per
secoli le arti sono state usate per comunicare l’esperienza umana
in modi che hanno talvolta favorito la pace.
L’arte
è uno strumento che può comunicare e trasformare il modo in cui le
persone pensano e agiscono. Le arti possono mutare le dinamiche
all’interno di complicati conflitti interpersonali,
inter-comunitari, nazionali e globali.
Aristide
Donadio - Psicosociologo
Docente
presso Liceo Scienze umane
- Napoli
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Martedì
05 – mattina
Con
“arti”
gli autori indicano un veicolo espressivo per effettuare una
comunicazione. Nello specifico della costruzione della pace, indicano
un’ampia gamma di sforzi intesa a prevenire, ridurre, trasformare e
aiutare le persone a guarire dalla violenza in tutte le sue forme, a
ogni livello sociale e a tutti gli stadi del conflitto.
Aristide
Donadio
Martedì
05 – ora
media
Nell’ambito
di un conflitto condotto in maniera nonviolenta, gli artisti possono
contribuire a un riequilibrio del potere, creando una piattaforma
artistica che sia stimolante, di elevato livello immaginativo e che
richieda una grande attenzione.
Aristide
Donadio
Martedì
05 – serale
Gli
artisti possono condurre a una maggiore e intensa presa di
consapevolezza circa le problematiche locali latenti e i conflitti
(esempio
l’ingiustizia sociale)
attraverso l’ausilio di specifici mezzi artistici d’informazione
mediatica.
Aristide
Donadio
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Mercoledì
06 – mattina
I
murales messicani divennero famosi per essere un metodo per parlare a
proposito delle ingiustizie sociali.
Aristide
Donadio
Mercoledì
06 – ora
media
I
murales possono, inoltre, ritrarre una visione idealistica del
futuro, come “l’uomo
all’incrocio”
di Diego Rivera. Commissionato nel 1933 dalla famiglia Rockfeller a
New York, il murales futuristico realizzato da Rivera raffigura una
grande manifestazione per il 1° maggio che simboleggia la ricerca di
cambiamenti sociali, politici, industriali e scientifici.
Aristide
Donadio
Mercoledì
06 – serale
Piuttosto
che impugnare le armi per diffondere un messaggio di opposizione alla
classe governativa, questi e artisti di altre parti del mondo
utilizzano i murales per dare continuità alle voci all’interno
della sfera pubblica.
Aristide
Donadio
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Giovedì
07 – mattina
Nella
lotta per la liberazione dall’apartheid in Sud Africa, i soldati
precedentemente esiliati appartenenti all’ANC (African
National Congress)
introdussero una forma innovativa e creativa per la costruzione della
pace conosciuta come toyi-toyi.
In parte danza, in parte resistenza civile alla violenza diretta,
“questa
potente
danza incalzante di piedi che sbattono, venne copiata dai combattenti
per la libertà dello Zimbabwe e divenne presto parte integrante
della vita nei campi”.
Diffusasi
rapidamente anche nelle città, la toyi-toyi
lasciò un segno indelebile durante le dimostrazioni degli anni 1980.
I Poliziotti bianchi del servizio di sicurezza del Sud Africa,
intervistati nel documentario Amandla, circa l’efficacia della
“danza
militante”
nonviolenta toyi-toyi,
descrivono quanto fosse arduo incitare le giovani reclute a non
abbandonare il terreno.
Era
l’incubo della nazione bianca: un’immensa
folla nera … voci e piedi battenti, che avanzavano impetuosamente,
come se fossero loro a detenere il potere”.
Il
movimento toyi-toyi
fu in grado di interrompere il ciclo della violenza.
Aristide
Donadio
Giovedì
07 – ora
media
Come
osservò il giornale “The Guardian”, “Le
scene di folle immense che facevano scaturire la forza dal suono
delle loro stesse voci può portare a domandarci come la storia
recente sarebbe potuta essere diversa se i palestinesi, gli esponenti
del movimento No-global e antimilitarista di Londra, avessero cantato
canzoni così potenti come quelle che la gente del sud Africa ha
cantato per avanzare verso la libertà”.
Arts
Friday Reviw, Sing
When You’re Winning
Giovedì
07 – serale
Artisti
desiderosi di trasformare le relazioni possono utilizzare il metodo
artistico per rimarginare traumi personali e/o collettivi,
trasformare l’energia negativa in positiva e provocare una
richiesta pubblica per la giustizia.
Le
modalità artistiche utilizzabili all’interno del settore della
Trasformazione delle Relazioni possono includere (ma
non ridursi a):
-
terapia
delle arti visive,
-
dramma-terapia,
-
terapia
del movimento,
-
musico-terapia,
-
improvvisazione
su storie tratte fa fatti della vita,
-
rituali,
-
teatro
immagini.
Gli
autori riconoscono che i trattamenti terapeutici a cui si è fatto
riferimento sopra non sono “arte”
di per sé, ma rappresentano piuttosto l’integrazione delle
modalità artistiche nel contesto terapeutico.
Aristide
Donadio
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Venerdì
08 – mattina
Un
ulteriore esempio di costruzione delle capacità è dato dal lavoro
del dott. Jose Antoni Abreu che ha fondato l’Orchestra nazionale
Sinfonica dei Giovani in Venezuela nel 1975.
L’apparato
orchestrale è espressione destinata ad accogliere bambini
provenienti da famiglie povere e gli è stato riconosciuto il merito
di contribuire all’integrazione sociale in Venezuela.
Oggi
grazie agli sforzi compiuti dal dott. Abreu, 130.000 giovani sono
parte di un sistema nazionale di 180 orchestre e di una rete di cori.
Aristide
Donadio
Venerdì
08 – ora
media
La
rigenerazione del corpo è compiuta dalla Costruzione della pace, ed
è l’avanguardia nello studio della terapia della danza e del
movimento, che appunto utilizzano una comunicazione di tipo non
verbale, la creatività e il movimento per esplorare le relazioni e i
sentimenti.
Aristide
Donadio
Venerdì
08 – serale
Quasi
l’80% delle nostre relazioni, siano esse personali o professionali,
sono determinate dal linguaggio corporeo.
Università
del Wisconsin-Madison, Sezione News
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Sabato
09 – mattina
Il
movimento corporeo riflette lo stato interiore dell’essere umano,
e che muovere il corpo all’interno di un contesto terapeutico
guidato può innescare un processo di guarigione. L’emersione dei
conflitti interiori e delle problematicità dallo stato inconscio
allo stato conscio di una persona sono affrontate su tutti i livelli:
fisico,
emozionale, mentale e spirituale.
Aristide
Donadio
Sabato
09 – ora
media
La
ricerca della piena integrazione della mente con il corpo e la
conduzione dell’armonia a tutti i livelli dell’essere umano è
ciò di cui si occupa l’arte come terapia.
Aristide
Donadio
Sabato
09 – serale
Ricercate
la verità
anche
quella che è più profondamente nascosta.
In
tal caso, procederete oltre
e
rimarrete un grande uomo.
Jerzy
Grotowski
Regista
teatrale polacco
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Domenica
10 – mattina
Agisce
appunto contro il buon senso chi non sa adattarsi al presente, chi
non adotta gli usi correnti, e dimentica persino la regola
conviviale:
o bevi o te ne vai, e vorrebbe che una commedia non fosse più una
commedia.
Invece,
per un mortale, è vera saggezza non voler essere più saggio di
quanto gli sia concesso in sorte, fare buon viso all’andazzo
generale e partecipare di buon grado alle umane debolezze.
Ma,
dicono, proprio questo è follia.
Non
lo contesterò, purché riconoscano in cambio che questo è recitare
la commedia della vita.
Erasmo
da Rotterdam, “Elogio
alla follia”
Teologo,
umanista e filosofo olandese (1446-1536)
Domenica
10 – ora
media
I
veri educatori, i migliori insegnanti non sono quelli pronti a dare
risposte precostituite, quelli che riempiono le teste con un sapere
già morto, ma piuttosto quelli che suscitano domande.
M.
Recalcati, “La Repubblica”, 29 aprile 2011
Domenica
10 – serale
Il
buon educatore è colui che “sa
portare il fuoco”
e che “fa
esistere la cultura come possibilità della comunità”.
M.
Recalcati
“Credo
che valga la pena lottare, ovunque, per una didattica maieutica,
fatta di banchi disposti a cerchio, di lezioni in giardino, di gruppi
più che di individui, per un concetto di salute e di sicurezza che
vada oltre la mera condizione fisica per includere finalmente
l’aspetto psicologico e quello sociale”.
Aristide
Donadio