Monastero
della foresta delle canne di bambù
Orari
di meditazione comunitaria:
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mattino dalle ore 6,00 alle ore 6,30;
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ora media dalle 12,30 alle 13,00;
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serale dalle 22,00 alle 22,30.
Da
lunedì 23 a domenica 29 novembre 2015.
Meditare
sulle coste del Mediterraneo:
“Passeggiate
filosofiche”
– 7 –
La
filosofia è porsi domande,
è
scoprire e scoprirsi,
è
cogliere e ri-accogliere
i
valori supremi.
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Lunedì
23
– mattina
Anassimandro
di
Mileto
(filosofo
presocratico, scienziato e primo cartografo greco, 610 – 547 a.C.)
“Principio
degli esseri è l’Infinito
… “.
– ora
media
Fu
allievo di Talete, scrisse per primo in prosa ritenendo che per
sviluppare le facoltà della ragione,
ovvero il logos,
il discorso doveva essere libero dalle convenzioni della metrica
e dei versi.
– serale
Nella
ricerca filosofica, in merito alla problematica del principio
di ogni cosa o di ogni essere, ritenne insufficiente l’affermazione
di Talete che propose l’acqua
(elemento umido),
in quanto essa è evidentemente già un derivato.
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Martedì
24
– mattina
Così,
con la sua riflessione, pervenne ad individuare il principio,
l’arché,
nell’infinito,
o meglio nella natura
infinita e
indefinita
(physis).
– ora
media
Pertanto,
tutte le cose visibili, sensoriali e non sensoriali, derivano da
questa natura
infinita.
– serale
Per
designare tale natura
infinita,
usò il termine greco di, à-peiron,
che significa ciò spazialmente e quantitativamente è infinito,
senza limiti interni ed esterni.
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Mercoledì
25
– mattina
L’
à-peiron,
avendo la caratteristica di essere “natura
infinita”,
ha consentito ad Anassimandro la deduzione che tale principio
può
dare origine ad ogni cosa. …
– ora
media
…
Inoltre, avendo ogni
capacità, è in grado di delimitare e governare in se tutte le cose,
generarle e dare loro consistenza.
– serale
Si
deduce che anche l’ à-peiron,
in qualità di infinito, non è soggetto ne alla morte ne ad alcuna
forma di distruzione, pertanto lo si può ritenere il “divino”.
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Giovedì
26
– mattina
Anassimandro
va ben oltre le acquisizioni dei precedenti grandi poeti saggi, Omero
ed Esiodo, in quanto la tradizione antica credeva, si immortali gli
dei,
ma anche che essi nascessero. Il nostro filosofo definisce che il
“necessario” principio di tutte le cose, l’ à-peiron,
sia anche un esistente
non
nato.
L’Infinito non può ne nascere, ne alterarsi in se stesso e ne
morire.
– ora
media
Anassimandro
ebbe il grande coraggio
sapienziale
di rinnovare alla base le passate visioni dell’origine degli dei.
Ribalta
le antiche teogonie,
riportando il principio ad un’unità
infinita.
Significato
del termine “teogonia”: Dal gr. ϑεογονία,
comp. di ϑεός
«dio»
e γόνος «generazione».
Pertanto, la teogonia tratta della generazione
e genealogia
degli dei; del mito
o degli insieme
di miti,
che illustrano la nascita o la discendenza degli dei.
–
serale
I
filosofi prima di Socrate hanno tutti e comunque una visione
“naturalistica”. Anche nel concetto di infinito, non c’è
ancora una riflessione che va oltre il discorso sugli elementi della
natura. Tutto
è visto formarsi e accadere nella natura, finita o infinita che sia.
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Venerdì
27
–
mattina
Anassimandro
vede il suo principio,
l’ à-peiron,
come l’essenza
del mondo.
Per lui, come anche per Talete, il principio
deve essere ritenuto Dio. Tutto il resto nasce, perisce in modo
ciclico.
–
ora media
Il
nostro filosofo, probabilmente osservando che nel mondo ogni cosa ha
il suo contrario in un rapporto di reciproca sopraffazione,
del tipo il caldo
che lotta
con il
freddo,
oppure la siccità
con l'umidità,
pone il tempo
come giudice
che
stabilisce
il limite al predominio di ciascuno dei contrari.
Nella
riflessione di Anassimandro si sente l'influenza della religione
orfica,
proprio nell'aspetto della contrapposizione dei contrari, ovvero
delle forze del bene con il male, e il giudizio che pone un limite
alla conflittualità.
Tale
influenza a carattere religioso per dare risposta ai problemi, verrà
superata dal successivo filosofo Anassimene (discepolo
di Anassimandro),
il quale al di là degli esiti intellettuali, attingerà solo alla
pura ragione.
–
serale
Anassimandro,
procedendo deduttivamente dal concetto che il Principio è
l'Infinito, ritiene che vi debbano essere “infiniti mondi”
generati dal medesimo Principio e che tali mondi dovranno apparire
del tutto simili a quelli che l'anno preceduto.
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Sabato
28
–
mattina
La
genesi
del cosmo
avrebbe luogo a seguito dell'azione della perenne forza insita nella
natura,
cioè del movimento,
dal quale, poi si generano i primi due contrari: il caldo
e il
freddo.
A
questa prima scissione seguono altre scissioni-formazioni
che daranno luogo a tutte le cose.
–
ora media
Il
pianeta terra è immaginato di forma cilindrica, ed è sospeso
senza alcun sostegno.
La
sospensione nello spazio senza alcun supporto materiale (Talete
immagina la terra galleggiante sull'acqua)
costituì un'intuizione alquanto moderna.
–
serale
Altra
notevole intuizione di Anassimandro fu quella di collocare l'inizio
della vita animale proveniente dall'elemento acqua. Dagli animali
acquatici sono derivati tutti gli altri. In questo concetto si può
intravedere l'idea dell'evoluzione delle specie viventi.
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SINTETIZZANDO
Domenica
29
–
mattina
La
maggiore innovazione di Anassimandro è comunque l’aver individuato
l’arché, il principio, non più in una cosa materiale e
sensibilmente constatabile, ma in una realtà soprasensibile.
–
ora media
A-peiron:
I due significati principali sono infinito
e indefinito.
L’infinito
ha una valenza quantitativa.
L’indefinito
ha una valenza qualitativa.
Per
il nostro filosofo entrambi i significati sono equanimemente
racchiusi nel termine à-peiron.
–
serale
Celebre
frammento di Anassimandro:
"principio
delle cose che sono è l’illimitato
… da dove le cose che sono hanno la generazione, e là hanno anche
il dissolvimento secondo la necessità.
Infatti
esse pagano l’una all’altra la pena e l’espiazione
dell’ingiustizia secondo l’ordine del tempo".
Sergio